Le riflessioni politiche di Potere al Popolo dopo il risultato elettorale
Livorno 30 settembre 2022 – Le riflessioni politiche di Potere al Popolo dopo il risultato elettorale
Con la caduta del governo Draghi, nel contesto di una crisi gravissima, ci siamo ritrovati, in pieno periodo estivo, a dover raccogliere 60.000 firme in brevissimo tempo, solo per poter presentare la nostra candidatura alle elezioni.
È stato un successo: Unione Popolare è stata l’unica forza politica di sinistra, fra quelle costrette a raccogliere le firme, ad avere raggiunto l’obiettivo della candidatura in tutti i collegi del paese, sia per la Camera che per il Senato, e questo per noi è stato un grande risultato, segno di una presenza organizzativa diffusa, che è premessa decisiva per gli impegni di questo autunno di lotte.
Ci riteniamo parzialmente soddisfatti dei risultati di voto, che nonostante i tempi strettissimi con cui ci siamo organizzati e candidati, sono stati circa 403.000 a livello nazionale
Dato migliore al risultato del 2018, a fronte di circa 4.000.000 di voti in meno espressi.
A Livorno:
Unione Popolare ha ottenuto il 4% di voti, percentuale fra le migliori in campo nazionale.
Per questo, innanzitutto ringraziamo coloro che hanno scelto di riporre la propria fiducia in noi e nel nostro programma, evitando il meccanismo del ‘voto utile’ e l’astensionismo.
A prima vista sembra chiara la sconfitta di tutti coloro che magnificavano il governo Draghi e le qualità sovrumane del premier.
Le forze più premiate sono infatti quelle che si sono differenziate, almeno a parole, dall’esaltazione acritica della sua figura e del suo operato.
Grave la battuta di arresto del Partito Democratico, che in città perde a destra nei confronti di Calenda, sicuramente più credibile nel sostegno cieco a Draghi e, nel tentativo di frenare un’emorragia di voti di sinistra al di fuori della sua alleanza, regala consensi ad una formazione politica, SI, che a Livorno ha perso tutti i suoi militanti e organizzativamente non esiste. Un capolavoro!
Sicuramente significativo il risultato del M5S, nonostante la massiccia perdita di consensi rispetto al 2018, frutto di una politica più che discutibile; specie nella prima esperienza di governo, e avversa a quelle speranze di rinnovamento che avevano intercettato.
Resta il fatto che, persi già nel 2019 molti voti verso la destra e l’astensione, con una politica che è venuta caratterizzandosi come progressista, il M5S, sia sul piano nazionale che a Livorno (dove conferma intatta la sua forza del 2019) è riuscito a tenere ed uscire, dalla prova elettorale, a testa alta, pur essendo stato oggetto di un attacco concentrico da parte della stampa mainstream e accreditato, nei mesi scorsi, a percentuali molto basse.
E’ nostra speranza che questa nuova linea si consolidi, superi incertezze tuttora presenti e consenta prospettive di intese future.