Legge regionale 92, comitati e associazioni chiedono il ripristino dei vincoli di valutazione ambientale
COMITATI E ASSOCIAZIONI CONTRARI ALLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE 92/2021.
SI CHIEDE LO STRALCIO DEL PUNTO 5 BIS E DELL’ART. 2 BIS
Appellandosi alle disposizioni di ‘semplificazione’ legate alle scadenze relative all’applicazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sedici consiglieri di maggioranza della Regione Toscana (PD), nel dicembre 2021, avevano presentato al presidente del Consiglio Regionale la proposta di legge (92/2021), che inevitabilmente sarà volta a rendere inefficaci gli istituti della valutazione degli impatti ambientali e della partecipazione, nella realizzazione delle opere pubbliche e private, con particolare riferimento agli articolati di legge n. 10/2010 e n. 65/2014.
Questi articoli, invece, sono di estrema importanza, perché regolano le norme in materia di valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione di impatto ambientale (VIA); di autorizzazione integrata ambientale (AIA) e di autorizzazione unica ambientale (AUA).
Norme che ovviamente forniscono ai cittadini una maggiore garanzia per il governo del territorio e il rispetto dei principi di correttezza e massima trasparenza nella realizzazione di opere pubbliche e private di qualsiasi genere.
Oggi la proposta di legge è in discussione al Consiglio Regionale della Toscana.
I membri del CCA dbr (*), unitamente al Coordinamento Ambientalisti della Versilia (**), preoccupati della situazione, chiedono con urgenza agli organi competenti della Regione Toscana che vengano cancellate dalle ‘considerazioni’ della proposta di legge 92/21, il punto 5 bis, e l’articolo 2 bis, per la tutela e la conservazione delle risorse ambientali.