Politica 20 Marzo 2020

Lenny Bottai (PC): “Operai nelle fabbriche, zone di contagio, Capitalismo e sanità smantellata”

Lenny Bottai

Lenny Bottai

Livorno 20 marzo 2020 – Lenny Bottai, Segretario del Partito Comunista di Livorno affronta il tema dei lavoratori, del capitalismo e della sanità ai tempi del coronavirus: “Questo virus ha messo a nudo tutte le deficienze e la brutalità del sistema capitalista.

Ad oggi anni di governi votati al liberismo, ad iniziare da Berlusconi passando per Monti e Renzi, per finire a quelli giallo verdi e poi giallorossi, ci hanno “regalato“ una sanità completamente smantellata.

In 10 anni abbiamo perso 70.000 posti letto e 359 strutture, e se oggi sin Germania per ogni 1000 abitanti ci sono 8 posti letto in Italia ce ne sono solo 2,5, addirittura in Bulgaria sono 7,5.

E la gente muore perché non ci sono possibilità di ricovero, non ci sono respiratori. Mancano addirittura mascherine sui luoghi di lavoro e non sappiamo dove produrle. Questo è il primo dato che indica il fallimento del sistema attuale che doveva essere il più “giusto“.

Il secondo dato preoccupante è la totale sovrapponibilità della mappa delle zone produttive a quella delle aree di contagio maggiori, e mentre gli appelli dei VIP di rimanere a casa si uniscono ai talk show che indicano in chi va a correre sul mare o porta fuori il cane il pericolo del contagio, in molte fabbriche e luoghi di lavoro non si ferma la produzione di beni non necessari, con gli operai che sono costretti allo sciopero.

Questo perché i profitti delle classi dominanti non debbono essere scalfiti al contrario di quelli del ceto medio e di chi magari è costretto a chiudere la propria attività finendo sul lastrico.

In Italia può, anzi deve, chiudere tutto ma non gli interessi di Confindustria e di chi determina l’economia a conti fatti.

La destra invoca i militari nelle strade per impedire alle persone di uscire ma “dimentica“ quanto invece di più preoccupante vissuto dalle famiglie dei lavoratori costretti alla catena di montaggio.

Di quelli probabilmente non interessa nessuno, la bufala di tutelare prima gli italiani serviva solo quando c’era da parlare degli immigrati con i padroni sono come sempre proni.

Per qualcuno forse potrebbe significare un dettaglio ma non lo è: quella che viene presentata in TV come la brutale dittatura cinese ha risolto in 60 giorni il tutto con un controllo strategico perché in grado di chiedere norme rigorose ma di garantire al contempo alla popolazione il sostegno necessario.

E ad oggi, mentre dagli stati uniti riceviamo carriarmati e soldati per l’esercitazione “defend Europe”, in piena pandemia, da Cuba, Venezuela e Cina – paesi sottoposti ad embargo e dazi ricordiamolo – riceviamo aiuti e medici.

Restate a casa quindi, ovviamente, ma fate anche una riflessione sul sistema attuale che non è in grado di sopperire a questa emergenza perché la democrazia a targa capitalista non rinuncia mai al profitto ed attraverso lo stordimento del mainstream nasconde la luna e vi fa osservare il dito. In Italia ci sono 1.371 miliardi di euro depositati in banca e non investiti in azioni o obbligazioni, c’è il gap più alto tra reddito e patrimonio, ecco perché siamo la nazione più infettata d’Europa e la meno capace ad investire in misure di contenimento.

Se ad oggi un Berlusconi si può permettere di “donare“ 10 milioni alla Lombardia un motivo ci sarà. capitolo ora, come diceva Hobbes gli uomini imparano meglio quando mossi da interessi o paure, e qui ci sono entrambi: socialismo e barbarie”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Le mappe delle aree più in crisi per le infezioni sono completamente sovrapponibili con quelle delle zone produttive”.

“Come si vede dalla figura (a sinistra le infezioni a destra le zone produttive). Ma vedi un po’…
Che cosa significa allora?

Significa che molto probabilmente i pericoli più grossi di contagio li corrano i lavoratori obbligati dagli interessi dei capitalisti a recarsi in luoghi di lavoro affollati, persone che magari devono andare a produrre componenti per auto di cui in questo momento non avremmo assolutamente bisogno.

Allora notate bene, mentre la gente viene spinta ad incattivirsi verso chi va fuori col cane o a correre (il dito), non si accorge che la vera bomba ad orologeria è nelle fabbriche dove il virus diventa veramente impossibile da controllare (la luna).

La dittatura cinese si è permessa di sospendere tutto per sessanta giorni, di costruire in 10 giorni due ospedali e poi smantellarli, ed oggi a Wuhan, epicentro della pandemia, non si sono registrati contagi e la situazione è stata dichiarata sotto controllo.

Noi non siamo assolutamente in grado, lo stato non ha nessun potere sull’economia, comandano le banche, l’Unione Europea e Confindustria, anche sotto pandemia.

Non è capace di isolare gli infettati e dargli un posto letto in ospedale. Nemmeno assistenza medica a casa.

La soluzione è quindi emettere diktat senza prendersi le dovute responsabilità e rifarsela solo con i pesci piccoli.

Ecco perché un semplice commerciante o una partita iva, una piccola azienda, devono chiudere e rischiare di finire sul lastrico, mentre una grande azienda  (come raffinerie, porto, cantiere e tanti altri) rimangono aperti, ed i lavoratori sono costretti a scioperare per non rischiare di finire in ospedale denunciando il tutto.

Ed i TG non ne parlano? No, ovviamente”.