“Linea ferroviaria Pisa-Livorno al sevizio della guerra, Camp Darby si rafforza. Infrastrutture e canali usati per scopi militari”
Livorno 19 giugno 2025 “Linea ferroviaria Pisa-Livorno al sevizio della guerra, Camp Darby si rafforza. Infrastrutture e canali usati per scopi militari”
Linea ferroviaria Pisa-Livorno al servizio della guerra? Il M5S presenta un’interrogazione urgente
Cresce la preoccupazione per il ruolo sempre più strategico che la Toscana sembra assumere nell’ambito delle attività militari internazionali. A lanciare l’allarme è Irene Galletti, capogruppo del Movimento 5 Stelle nel Consiglio Regionale della Toscana, che denuncia una presunta militarizzazione delle infrastrutture civili della regione, a partire dalla linea ferroviaria Pisa–Livorno, ufficialmente sospesa per lavori ma – secondo comitati civici e attivisti antimilitaristi – in realtà oggetto di un piano di adeguamento funzionale a Camp Darby, la più grande base logistica delle forze armate statunitensi in Europa.
“La narrazione ufficiale parla di un semplice rinnovo di binari e scambi nella zona di Tombolo, ma i segnali che riceviamo raccontano un’altra storia”, dichiara Galletti. “Si tratterebbe di un vero e proprio progetto di rafforzamento logistico-militare, volto a consolidare un collegamento diretto tra il porto di Livorno, la rete ferroviaria e l’arsenale di Camp Darby, sacrificando il trasporto civile e la vivibilità del territorio sull’altare della strategia bellica.”
A fronte di questa ipotesi, la consigliera regionale ha annunciato la presentazione di un’interrogazione urgente alla Giunta toscana, per ottenere chiarezza sul ruolo dell’ente regionale e sulle eventuali autorizzazioni concesse, in particolare in merito a impatti ambientali, tutela dei cittadini e coinvolgimento democratico.
“La Regione deve chiarire chi ha autorizzato cosa – prosegue Galletti – e su quali basi normative. È gravissimo che il servizio ferroviario venga sospeso per dare priorità al trasporto di mezzi militari, in assenza di trasparenza o confronto pubblico.”
La denuncia si inserisce in un contesto più ampio; Galletti punta il dito anche contro altri interventi sul territorio che, a suo avviso, sarebbero riconducibili a un piano di militarizzazione sempre più esteso. “Parliamo di abbattimenti di alberi nel Parco di San Rossore; ponti strategici, binari dedicati, canali utilizzati per scopi militari. Siamo di fronte a una trasformazione silenziosa ma sistematica, che rischia di snaturare la vocazione pacifista della Toscana.”
Il Movimento 5 Stelle ribadisce dunque la sua contrarietà all’utilizzo di infrastrutture civili per finalità belliche. Per questo chiede un dibattito pubblico sul futuro del territorio, rilanciando; la proposta di un piano concreto di demilitarizzazione del Parco di San Rossore e delle aree circostanti.
“La guerra si prepara anche così – conclude Galletti – nel silenzio e nel disinteresse delle istituzioni. È nostro dovere smascherare chi la alimenta, per difendere i valori della pace e il diritto dei cittadini a un ambiente sano, trasparente e libero da logiche militari.”