Lipu e compensazioni taglio alberi sul viale Petrarca
Compensazione alberi progetto Esselunga.
Livorno 22 dicembre 2020
La Lipu torna ad intervenire sul taglio alberi in viale Petrarca:
“facciamo riferimento ai precedenti articoli in merito al Piano di recupero di iniziativa privata per la riqualificazione dell’area ex Fiat nel viale Petrarca a Livorno.
Ribadiamo che, come abbiamo già scritto:
l’abbattimento degli alberi (platani e aceri) ha prodotto una perdita insanabile -almeno per le presenti generazioni di cittadini- che; non può essere compensata in alcun modo, almeno sotto il profilo percettivo.
Al tempo stesso abbiamo appreso positivamente della volontà da parte dell’Amministrazione Comunale di spingere perlomeno sotto il profilo delle compensazioni, chiedendo; un incremento rispetto alla piantumazione prevista nel progetto.
A tal proposito inoltriamo le seguenti considerazioni:
Il bilancio di compensazione non può essere effettuato alla pari, vale a dire 1 albero giovane equivale e uno adulto, in quanto l’ammontare dei servizi ecosistemici erogati è nettamente diverso.
Lungo il viale Petrarca sono stati abbattuti 13 alberi (di cui 9 platani di notevoli dimensioni) e come già citato nella nota precedente “Lipu risponde sul progetto Esselunga” (allegata) occorre ricordare che un platano maturo ogni anno assimila 436 kg di CO2 mentre uno giovane soltanto 5 kg https://www.vivaistiitaliani.it/qualiviva/consultazione-shede-tecniche.
Secondo lo studio “Nowak D.J. & T. Aevermann, 2019. Tree compensation rates: compensating for loss of future tree values. Urban Forestry & Urban Greening 41: 93-103” sono necessarie tra 14 e 41 nuove piante per ogni albero maturo abbattuto.
L’articolo 5 (Abbattimenti) del Regolamento del verde urbano del Comune di Livorno prevede che i progetti di riqualificazione producano un miglioramento ambientale.
Si raccomanda di scegliere accuratamente il materiale vivaistico, perché abbiamo ad esempio notato che i lecci piantati recentemente nel Parco Cocchella erano già cimati (capitozzati) al momento dell’impianto (privi di “freccia” e con biforcazioni scadenti).
In proposito il Decreto Ministeriale 10 marzo 2020 sui criteri ambientali minimi per il verde pubblico (CAM) al punto F sul materiale florovivaistico -in merito alla qualità delle piante nella fase di consegna- recita che occorre controllare che le piante siano esenti da alterazioni che possano compromettere il regolare sviluppo vegetativo e il portamento tipico della specie.
Gli alberi piantati correttamente non necessitano neppure di successivi e significativi interventi di potatura, che possono alterarne il portamento naturale, vanificando anche l’erogazione dei servizi ecosistemici.
Non si deve pensare che piantare alberi di grandi dimensioni (“pronto effetto”) sia la strada migliore: il principio più opportuno è infatti ”pianta piccolo se vuoi avere grande”.
Se i nuovi alberi non saranno di buona qualità e non verranno piantati a regola d’arte, nonché curati soprattutto nei primi anni (in particolare con innaffiature nei periodi di siccità), una parte seccherà e l’altra crescerà in maniera non rigogliosa.
Oltre ad aver perso gli alberi esistenti, andremo così a consegnare alle generazioni future impianti di qualità mediocre o scadente.
Considerando quindi che la messa a dimora delle nuove piante prevista nell’ambito del suddetto progetto; non è sufficiente a compensare la perdita degli alberi maturi che sono stati abbattuti, chiediamo che:
l’Amministrazione Comunale si adoperi per far realizzare una piantumazione di un congruo numero di giovani alberi
Questi devono essere scelti in base all’elenco degli alberi di I e II grandezza contenuto nel citato Regolamento; nell’area verde pubblica situata tra via Torino e via degli Etruschi (“parchino”).
Inoltre, vista la perdita del tratto di siepe di Oleandro prospiciente l’area del futuro supermercato; è altresì necessaria la messa a dimora di filari di siepi e gruppi di arbusti (sempreverdi e non) nel medesimo parco; che assolvano anche al ruolo fondamentale di filtro per le polveri sottili e altri inquinanti atmosferici.
La scelta delle essenze arboree e arbustive da piantare dovrà considerare il contesto ambientale, privilegiando quelle autoctone che garantiscono le basi per una maggiore biodiversità sia floristica che faunistica, così come richiesto dal sopracitato D.M. sui CAM.
Da osservare infine che le procedure corrette di compensazione portano il nome di “compensazione ecologica preventiva”:
si parla di “preventiva” perché le opere di compensazione a verde dovrebbero anticipare l’intervento edilizio.
Ciò è opportuno considerando i lunghi tempi necessari affinché i nuovi alberi piantati raggiungano la maturità.
Un valido esempio in tal senso è quello realizzato da Autostrade Centropadane, che prima di costruire il casello di Brescia sud acquisì 50 ettari per la forestazione, dove furono allestite zone umide e piantati 76.500 arbusti e alberi autoctoni”.
Paola Ascani, Consigliera nazionale Lipu
Cecilia Giorgetti, Delegata Sezione Livorno e Consigliera nazionale Lipu
Marco Dinetti, Responsabile Ecologia urbana Lipu