Ambiente 20 Maggio 2021

Lipu: “Periodo di nidificazione, fermiamo gli sfalci. Ora è il turno del fosso di Banditella”

Lipu Periodo di nidificazione, fermiamo gli sfalci. Ora è il turno del fosso di BanditellaLivorno 20 maggio 2021

“Fermiamo gli sfalci lungo i corsi d’acqua in pieno periodo di nidificazione: adesso è il turno del Fosso di Banditella a Antignano”.

L’appello di Cecilia Giorgetti Delegata Sezione Lipu di Livorno Consigliere nazionale Lipu e Paola Ascani Consigliere nazionale Lipu

“Nei giorni scorsi sono iniziati i lavori per lo stombamento da parte del Comune, del tratto finale del fosso Banditella ad Antignano, lungo via delle Fornaci.

Lipu Periodo di nidificazione, fermiamo gli sfalci. Ora è il turno del fosso di BanditellaSi tratta di un’area ricca di vegetazione, dove sono presenti specie di alberi e arbusti come il pino d’Aleppo, il sambuco, la tamerice, l’alloro, l’alaterno, oltre a piante da frutto come olivo e fico.

Purtroppo l’intervento, effettuato con mezzi meccanici ha comportato la distruzione di un’ampia fascia di vegetazione.

Durante un sopralluogo la Lipu ha censito 10 specie di uccelli, tra questi il merlo, l’usignolo, la capinera, l’occhiocotto, il pigliamosche, l’upupa e il cardellino.

 

Questo è il periodo più critico, in quanto si concentrano le nidificazioni, tanto che il taglio indiscriminato di piante può causare perdite irreversibili di nidi.

Ricordiamo che:

1) la legge 157/92 vieta su tutto il territorio nazionale la distruzione di nidi, uova e nidiacei, mentre

2) la legge regionale Toscana 30/2015 tutela anche i siti riproduttivi. Inoltre,

3) lo stesso Regolamento Comunale del verde urbano prevede, all’art. 5, che gli abbattimenti delle piante non devono essere effettuati nel periodo compreso tra Marzo e Luglio in cui avviene la riproduzione dell’avifauna.

Sempre a riguardo della tutela dei nidi, la Lipu ha acquisito il parere Ispra del 3 Maggio 2019 di cui riportiamo un estratto:

 

“L’abbattimento e la potatura di alberi o siepi, ed ancora più gli sfalci lungo i corsi d’acqua effettuati durante la stagione primaverile con trinciatura a raso della vegetazione di fiumi, torrenti e canali, comportano inevitabilmente la distruzione dei nidi e/o l’uccisione di soggetti giovani non ancora volanti, adulti in cova, oltre ad altre forme di danno a carico delle restanti componenti della biodiversità animale e vegetale.”

Al di là dell’eliminazione di habitat seminaturali che ancora sopravvivono all’interno del nucleo abitato, e che costituiscono luoghi importanti per la sopravvivenza di numerose specie animali, questi tipi di interventi andrebbero perlomeno programmati in periodi diversi e soprattutto attivando un’attenta pianificazione per ridurre al minimo la loro perdita.

 

C’è infine da dire che il verde urbano svolge un insostituibile ruolo nel miglioramento della qualità dell’ambiente e della salute psico-fisica dei cittadini.

Viviamo in un’epoca caratterizzata dai cambiamenti climatici e dall’emergenza sanitaria, pertanto i servizi ecosistemici erogati dagli alberi andrebbero valorizzati al massimo, facendo di tutto per non perdere le chiome delle piante che assicurano questi benefici attraverso la fotosintesi clorofilliana.

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