Livorno Calcio: “Chi si è proposto nella gestione dia le garanzie per onorare la stagione”
Duro intervento di Salvetti: "Inaccettabili gestioni non trasparenti. Clima di sfiducia non tollerabile"
Livorno, 20 novembre 2020 – Il sindaco di Livorno Luca Salvetti – che ha anche l’interim per lo Sport – interviene sulla difficile situazione del Livorno Calcio con la nota che segue.
In questo 2020 l’amministrazione ha svolto un ruolo delicato nelle vicende del Livorno calcio, cercando di coadiuvare la famiglia Spinelli nel proprio intendimento di vendere la società, incontrando diversi imprenditori o gruppi interessati all’acquisto del Livorno calcio con l’obbiettivo di facilitare il loro contatto con la proprietà,
ma soprattutto proponendo una posizione ferma sulla
tutela della società che è un patrimonio sportivo della città.
Questo nel tempo lo abbiamo ricordato al presidente Spinelli, ai potenziali acquirenti, al presidente Navarra, a tutti i soci di Banca Cerea ed ora lo ricordiamo con forza anche al presidente Heller e al gruppo Carrano che si è inserito nella nuova compagine societaria come elemento di spicco della gestione.
In questi giorni insieme ai tifosi abbiamo atteso che venissero rispettate scadenze e onorati impegni ma i continui rinvii hanno finito per generare un clima di grande sfiducia che non è possibile tollerare.
Oltre a questo c’è la situazione preoccupante di giocatori (alcuni già pronti a svincolarsi), staff tecnico, dipendenti e collaboratori che non ricevono quanto dovuto per il lavoro e il contributo che stanno dando in maniera esemplare in questa fase.
Il tutto con il rischio concreto di penalizzazioni e i giudizi preoccupati dei vertici della lega calcio di serie C.
Sono così a chiedere con forza che coloro che si sono proposti, con dichiarato entusiasmo, per gestire la stagione rompano gli indugi, chiariscano l’operato e soprattutto diano, come promesso, le garanzie economiche e finanziaria che servono ad onorare la stagione.
Livorno da sempre è pronta a sopportare qualsiasi tipo di rendimento della squadra, a gioire per le vittorie e ad imprecare per le sconfitte, ma non può accettare gestioni non trasparenti e cristalline”.