Livorno Civica: Street Art opportunità di arricchimento e non un segno di degrado
Livorno 11 novembre 2024 Livorno Civica: Street Art opportunità di arricchimento e non un segno di degrado
Le considerazioni di Francesca Ricci presidente di Livorno Civica riguardo la street art sui palazzi di Livorno:
“La città di Livorno, per la sua particolare conformazione storica, sembra nata per ospitare e valorizzare l’arte pubblica. Il dopoguerra ha lasciato in eredità una fitta trama di palazzi costruiti velocemente e senza particolari attenzioni estetiche, spesso con facciate cieche e spazi ampi ma privi di identità visiva.
Questa struttura urbana offre una tela perfetta per interventi di arte pubblica autorizzata, capaci di dare nuova vita ai quartieri e di rivitalizzare l’aspetto della città.
Purtroppo, in Italia, l’arte pubblica viene ancora troppo spesso fraintesa e confusa con la street art illegale.
Invece di vederla come un’opportunità, la si giudica spesso con diffidenza, quasi fosse un segno di degrado anziché un atto di arricchimento.
Sembra incredibile come l’opinione pubblica non si scandalizzi affatto per la presenza, ormai ubiqua, di cartelloni pubblicitari di enormi dimensioni che affollano le strade e le piazze, alterando il paesaggio e imponendo immagini e messaggi orientati al consumo, spesso senza alcuna sensibilità per il contesto.
E ci troviamo a discutere o addirittura a condannare un’opera d’arte temporanea e autorizzata, dipinta su un muro, che potrebbe invece stimolare il senso estetico, l’identità culturale e l’educazione visiva dei cittadini.
Livorno, con i suoi muri ciechi e le sue superfici spoglie, potrebbe diventare un esempio di come l’arte pubblica possa fare molto più che abbellire una città. Potrebbe rappresentare una risorsa per il turismo, attirando visitatori curiosi di scoprire opere uniche che dialogano con il contesto urbano e molto altro tra cui riqualificare e rigenerare quartieri, generare riflessioni e dibattiti pubblici e culturali, anche il semplice, ma non semplicistico mi piace o non mi piace, può essere in grado di fornire una molteplicità e diversità di risposte che fanno bene all’arte, alla politica e alla partecipazione.
Incentivare l’arte pubblica significa anche restituire alle persone il diritto di vivere in un ambiente stimolante e significativo.
L’arte è generativa e oggi, il murale di Aryz e le sue parole durante l’inaugurazione ne sono l’esempio. “L’ arte fa discutere e questo tipo di arte fatta sui muri è soggetta al passare del tempo, ma anche alla scelta di rimuoverla, mentre c’è ben altro al mondo che è più difficile da cancellare, come ad esempio le guerre”, dichiara l’artista.
Nella settimana appena trascorsa c’è stato molto dibattito sulla scelta dell’opera, sul muro nel quale è stata realizzata, sulla condizione della donna che l’opera rappresenta, sull’utilizzo dello spazio pubblico, tutto questo crediamo che sia partecipazione e quindi bene venga l’arte pubblica che tanto di tutto questo, ancora, riesce a esprimere.
La collaborazione tra un’associazione culturale – promotrice dell’iniziativa, uno sponsor privato sensibile alle tematiche artistiche e sociali, già noto in città e su tutta la costa per il sostegno all’arte e alla cultura, l’ente pubblico chiaramente a favore della promozione e diffusione dell’arte pubblica della città che amministra e molti altri professionisti che hanno lavorato intorno alla realizzazione dell’opera, non è già un esempio virtuoso di politica culturale?
Contemporaneamente alla realizzazione di questa opera di donna su un muro della nostra città, un’altra giovane donna in un paese lontano si spogliava per strada e per protesta, e ora non sappiamo bene dove sia stata portata.
Potremmo, anche pensare all’opera di Aryz in questo senso, un omaggio a Ahoo Daryaei”.
Francesca Ricci
Presidente Livorno Civica