Ambiente 30 Luglio 2019

Livorno, Delfino spiaggiato ad Ardenza ed altri due in Toscana. Continua la moria di cetacei

Toscana – Altri tre delfini rinvenuti morti nella giornata di ieri. Nello specifico si tratta di due Tursiopi in decomposizione, uno a Livorno e l’altro a Bibbona ed una na stenella all’isola del Giglio.

Con questi rinvenimenti Arpat comunica che sale a 31 il numero dei delfini rinvenuti morti dall’inizio dell’anno in Toscana e ben 14 nel corrente mese di Luglio 2019.

Per quanto riguarda Livorno, la carcassa del delfino è stata rinvenuta ieri spiaggiata accanto allo stabilimento balneare Onda del Tirreno ad Ardenza Mare.

In questo ultimo mese  gli spiaggiamenti in Toscana sono stati 14, (sul totale di 31), rappresentati quasi esclusivamente dal tursiope (ben 11). Un’unica specie rappresentata ed il fatto che il numero è piuttosto elevato (anche se non in senso assoluto ma perché concentrati in relativamente pochi giorni), fa notizia e desta un po’ di preoccupazione.

Un’altra particolarità è rappresentata dal fatto che i delfini recuperati erano piuttosto freschi, morti da poche ore ed in alcuni casi (3 su 8) sono stati avvistati in grandi difficoltà, ma ancora vivi, subito prima del decesso, in acque molto basse o addirittura già fermi sulla battigia. L’intervento degli uomini della capitaneria, o di alcune persone presenti sulla spiaggia, aveva allontanato i delfini temporaneamente portandoli in acque un po’ più profonde ma senza successo.

Grazie al fatto che i delfini fossero appena morti è stato possibile eseguire la necroscopia su 6 animali da parte dei veterinari dell’IZSLT di Pisa. Sono stati campionati tutti gli organi e tessuti per analisi patologiche, parassitologiche, virologiche, batteriologiche. Inoltre sono stati prelevati l’intero stomaco, per lo studio della dieta e la ricerca di eventuale marine litter, soprattutto plastiche, ed alcuni denti, per la stima dell’età, ricerche queste che vengono effettuate dagli operatori del Settore Mare di ARPAT; uno stomaco particolarmente vuoto può essere indicazione del fatto che il delfino non stava bene e non si alimentava da diversi giorni. Alcuni tessuti sono stati campionati anche per la ricerca di contaminanti, indagine che sarà condotta dall’Università di Siena.

Sarà possibile fare alcune ipotesi sulle cause di morte dei delfini analizzati solo quando saranno pronti i risultati degli esami eseguiti dai veterinari, che richiederanno alcune settimane.

Carcassa di delfino spiaggiata a Livorno

Carcassa di delfino spiaggiata a Bibbona

Carcassa di delfino spiaggiata all’isola del Giglio