Livorno, fanalino di coda per “Giustizia e Sicurezza”
Livorno 5 novembre 2023 – Livorno, fanalino di coda per “Giustizia e Sicurezza”
L’analisi di Lucilla Lucetti del Coordinamento Provinciale “Noi Moderati riguardo i risultati della classifica del Sole 24 Ore
“E’ appena uscita la 34° indagine del “Sole 24 Ore” sulla “Qualità della vita” nelle città italiane e, c’era da aspettarselo. Nella classifica finale dei “territori più vivibili”, prima di trovare Livorno, bisogna scorrere fino alla posizione n. 66 (su 107 province in totale).
Questo risultato è peggiore persino di quello dello scorso anno quando la città dei Quattro Mori e delle Fortezze abbandonate aveva raggiunto la posizione n. 52.
In un solo anno siamo “retrocessi” di ben 14 posizioni.
Se andiamo poi a spulciare le singole voci che compongono l’indagine, scopriamo che; nella categoria “Giustizia e Sicurezza” scendiamo addirittura al 98° posto, ergo ci sono 97 città italiane su 107 “più sicure” di noi.
A Livorno pesano soprattutto le estorsioni (45,5 denunce ogni 100. 000 abitanti) che ci portano addirittura ad essere gli ultimi in classifica per l’altissimo numero di reati di questo tipo (rank 107), mentre per i reati legati alla produzione e allo spaccio degli stupefacenti ci fermiamo- si fa per dire- alla 97° posizione.
Per quanto riguarda l’indice della criminalità siamo all’ottavo posto, ma in questo caso essere in cima alla classifica non porta niente di buono; anzi vuol dire che abbiamo un alto tasso di criminalità in città ( in primis i furti di ciclomotori).
Gli indicatori su “Affari e Lavoro” parlano di una città dove è alto il numero di imprese che cessano la loro attività e dove sono tante anche le imprese in fallimento.
Noi livornesi siamo i primi nella classifica della popolazione con crediti attivi ovvero con finanziamenti in essere e praticamente gli ultimi nella voce “inflazione su prodotti alimentari e bevande non alcoliche” (posizione 103) con un valore cittadino di inflazione più alto della media italiana (8,6) e pari a 11.
Per risollevare le sorti di Livorno occorre lavorare ad un progetto di trasformazione e rigenerazione urbana che rispetti il nostro territorio e la nostra identità culturale e che soprattutto si confronti con la storia della nostra città; un programma, quindi, di creazione e riqualificazione degli spazi pubblici con particolare attenzione e interesse
verso le aree urbane periferiche sulle quali è fondamentale combattere il degrado ed evitare l’esclusione sociale e, contestualmente, un piano di sostegno che faccia rinascere e rilanciare le imprese private, autentico motore dell’economia cittadina.
Trasformare e innovare vuol dire infatti incrementare nuove attività economiche, culturali e
creative,
Non dimentichiamoci, inoltre, che il nostro porto industriale e marittimo può diventare uno dei più competitivi a livello italiano se supportato da un programma di rilancio della “Blue Economy” nel sistema produttivo per le attività come la pesca, il turismo, il trasporto marittimo o le attività cantieristiche.
Solo così possiamo aumentare il benessere della città e dei cittadini tutti, senza dimenticare che “Non ci può essere libertà se non c’è libertà economica” .