Livorno: fatture false a imprese edili, 12 denunciati tra italiani e stranieri
Livorno 21 agosto 2020 – Un’impresa nel settore dell’edilizia emetteva fatture false.
La 1a Compagnia delle fiamme gialle di Livorno ha scoperto che: dinanzi alla frammentarietà della documentazione reperita in occasione di un’indagine fiscale; ha constatato una serie di perniciose anomalie.
La ditta, infatti, pur risultando attiva nei lavori edili e di muratura; presentava dati contabili manifestando una ridotta e incoerente capacità produttiva, con alti ricavi e costi irrisori.
Le investigazioni hanno portato poi i finanzieri ad appurare le reali caratteristiche dell’azienda, risultata un’impresa cosiddetta “cartiera” e deputata, seppur in parte, al rilascio di documenti fittizi utilizzati da altri per evadere le imposte.
Ė stato, quindi, accertato come il (mancato) “contribuente”, tra le altre fatture connesse a operazioni effettivamente realizzate, abbia emesso e mischiato nei documenti fiscali anche fatture relative a transazioni in tutto o in parte inventate, per un ammontare pari a oltre 600.000 euro, nei confronti di 11 aziende (di cui una ubicata nel comune di Prato, una in quello di Cecina e nove nel territorio labronico) delle quali 7 gestite da cittadini albanesi e 4 da italiani, al fine di consentire a queste notevoli vantaggi, potendosi dedurre dai redditi costi in realtà mai sostenuti.
Nei confronti degli utilizzatori delle false fatturazioni sono state avviate specifiche indagini, sempre di natura fiscale.
A conclusione degli accertamenti è emerso che l’imprenditore, un albanese residente a Livorno, oltre ad aver omesso la presentazione delle dichiarazioni annuali ai fini delle imposte dirette e dell’I.V.A. per gli anni d’imposta 2014 e 2017 e ad aver nascosto l’incasso di ricavi per 240.000 euro, con un’I.V.A. evasa per 15.000, ha conseguito proventi illeciti per 192.000 euro, quale profitto derivante proprio dall’emissione delle fatture false.
12 le persone denunciate alla Procura della Repubblica di Livorno (8 albanesi e 4 italiani) per reati che vanno dall’occultamento di documentazione contabile all’emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.