Livorno, i Carabinieri festeggiano i 207 anni dell’Arma
207° annuale della fondazione dell’Arma dei Carabinieri
A Livorno, anche quest’anno, purtroppo, per le misure di contenimento della pandemia, non si è svolta la tradizionale cerimonia militare con lo schieramento dei reparti in armi alla presenza delle autorità, dei familiari delle vittime del dovere e dei rappresentanti dell’Arma in servizio ed in congedo.
Nella mattinata, il Prefetto, dott. Paolo D’Attilio, accompagnato dal Generale di Brigata Stefano Iasson, comandante della Seconda Brigata Mobile e dal Tenente Colonnello Armando Ago del Comando Provinciale, ha deposto una corona d’alloro al cippo commemorativo dei Caduti. Era schierato un picchetto d’onore del 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania”.
La ricorrenza è, comunque, l’occasione per rinsaldare la convinta adesione ai valori fondanti dell’Istituzione.
Dalla sua creazione l’Arma, sin dai minori livelli ordinativi e ovunque sul territorio nazionale, ha rappresentato la più immediata espressione della prossimità dello Stato ai cittadini, dimostrandosi ancora una volta concreta interprete di quel ruolo di rassicurazione, solidarietà e protezione.
Anche nel perdurare dell’emergenza pandemica un contributo prezioso è stato offerto dall’Arma: straordinario è stato l’impegno dei Carabinieri di Livorno nel corso dell’emergenza sanitaria, chiamati non solo a vigilare sull’osservanza delle misure di contenimento del contagio da coronavirus, a concorrere alle necessarie attività di sostegno alla popolazione ma anche a svolgere le quotidiane attività di prevenzione e di contrasto alla criminalità.
Vale la pena ricordare tra le numerose operazioni concluse anche durante la pandemia, l’operazione “Geppo-Calatruria” dello scorso 15 aprile grazie alla quale il Nucleo Investigativo di Livorno e la Sezione Anticrimine di Firenze hanno disarticolato una proiezione operativa in Toscana della cosca ‘ndranghetista Gallace, originaria di Guardavalle (CZ).
Sono state arrestate 16 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’estorsione, illecita concorrenza con violenza e minaccia, sub-appalto irregolare, nonché associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, favoreggiamento personale, il tutto aggravato sia dal metodo mafioso che dall’avere agevolato la cosca GALLACE.
Nello stesso contesto investigativo sono stati individuati dai competenti Comandi dell’Arma ipotesi di reato in materia di smaltimento illecito di rifiuti ed inquinamento ambientale, anch’esse aggravate dall’agevolazione mafiosa, che hanno interessato il distretto conciario pisano.
L’Arma dei Carabinieri, a Livorno, continua ad essere al fianco dei cittadini per garantire loro sicurezza e prossimità attraverso la capillare diffusione sul territorio delle 27 Stazioni territoriali, alle quali si aggiungono i presidi della componente forestale, e contribuisce alla tutela di interessi collettivi attraverso l’impegno dei reparti specializzati.
Al termine della cerimonia il Generale di Brigata Stefano Iasson ha premiato tre militari che si sono distinti in attività di servizio
Gli Encomi sono stati consegnati a:
Antonio Graziani, Maresciallo Maggiore
Michele Fiori, vice Brigadiere
Antonio Carnavale, Maresciallo Semplice