Politica 16 Maggio 2019

Livorno in Comune, domande a Nogarin su smatellamento protezione civile: “Perchè…”

Livorno – “L’intervento con il quale il Sindaco Nogarin ha inteso replicare (anche) pubblicamente alle risultanze della consulenza tecnica depositata nell’ambito del procedimento penale che lo vede indagato (insieme al Comandante della Polizia Municipale Pucciarelli) per omicidio colposo plurimo in ordine alle tragiche morti causate dall’alluvione del 10.9.2017 stimola riflessioni e domande.
E’ però necessaria, anzi, essenziale, in primo luogo, una premessa. Il Sindaco Nogarin, sotto il profilo penale, è da considerarsi assolutamente innocente fino a che una futura, eventuale, sentenza definitiva non stabilisca il contrario.
Il rispetto per il fondamentale principio di presunzione di non colpevolezza (art.27 Cost.) non impedisce, tuttavia, una valutazione del suo operato e delle sue scelte di amministratore e, dunque, una valutazione politica.
Il Sindaco Nogarin nel suo intervento si sofferma quasi esclusivamente sulla cronologia degli avvenimenti (in particolare delle telefonate) della notte tra il 9 ed il 10 settembre 2017, cronologia che il primo cittadino ricostruisce in modo diverso dai periti e dalla quale trae la conclusione dell’assenza di sue responsabilità. Il Sindaco Nogarin omette, però, di prendere posizione su quello che è il primo e principale rilievo formulato nella perizia, ovvero lo smantellamento, posto in essere solo pochi giorni prima della notte “maledetta”, della precedente struttura della Protezione Civile.
Quel che è accaduto, infatti, è che il 30 agosto 2017 l’Ufficio Protezione Civile è stato posto sotto il Comando di Polizia Municipale, con la sostituzione, nel ruolo di responsabile, di Leonardo Gonnelli, appunto con il Comandante della Polizia Municipale Pucciarelli. Di punto in bianco la precedente struttura, composta da tre geologi, due tecnici e 4 amministrativi, è stata “decapitata” e smembrata (la perizia parla di una “sottrazione di competenze specifiche e settoriali”. Chi è subentrato, pur non avendo competenze né specifiche, né settoriali, si è trovato, quindi, a dover assolvere alle nuove funzioni (così particolari e delicate) senza alcuna previa formazione e senza alcun periodo di affiancamento. Il tutto con un piano di Protezione Civile del 2011(da rinnovare per legge ogni 5 anni) che, invece, indicava (ed indica ancora, non essendo stato, a tutt’oggi rinnovato) quali “attori” essenziali per la gestione delle emergenze, proprio i funzionari Gonnelli e Stefanini, ovvero i responsabili rimossi. Insomma, ci troviamo nella situazione paradossale per la quale il Comune di Livorno ha un Piano della Protezione Civile che si basa sulla indispensabile presenza di un dirigente e di un funzionario rimossi da quelle funzioni.
Ed ecco, allora, che la domanda sorge spontanea: perché, sig. Sindaco, questa “rivoluzione” dell’Ufficio Protezione Civile ? Quali le ragioni di buona amministrazione (perché è di buona amministrazione che stiamo parlando, è solo questo che ci interessa) che l’hanno convinta della necessità di sottrarre tale ufficio a quelle che la perizia definisce “competenze specifiche” e, quindi, essenziali in un settore delicatissimo come quello della Protezione Civile? E, soprattutto, perché, considerando l’estrema rilevanza e l’estrema specificità del settore Protezione Civile, gli avvicendamenti da lei decisi non sono stati adeguatamente preparati con affiancamento e previa formazione dei nuovi addetti ? La buona amministrazione, come anche lei ha ricordato molte volte, è fatta anche di trasparenza. I livornesi hanno quindi diritto di sapere e di capire.
Per quanto ci riguarda, la nostra lista terrà alta l’attenzione e l’interesse sull’organizzazione della “macchina” della Protezione Civile comunale, affinchè la stessa sia posta in grado di operare con personale adeguatamente formato e mezzi idonei che garantiscano risposte efficienti ed idonee alle esigenze del territorio”.

Vito Vannucci
Capolista Livorno in Comune

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