Livorno: la quarantena non ferma lo spaccio, i carabinieri intervengono a Coteto
Livorno 27 marzo 2020 – Lo spaccio viola la “quarantena”: intervengono i Carabinieri
In seguito a diverse segnalazioni pervenute al Comando Provinciale dei Carabinieri, si veniva a conoscenza della presenza di una possibile piazza di spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere Coteto.
Per questo, nel pomeriggio di giovedì, i militari della Sezione Operativa della Compagnia di Livorno predisponevano sevizi finalizzati a contrastare il citato fenomeno, situazione che, ora più che mai, dimostra una pessima percezione della situazione emergenziale in cui versa il nostro Paese.
Iniziata l’attività di controllo, subito veniva notato un eccessivo movimento di persone che, alcune approfittando della compagnia del proprio cane, altre della presenza in zona dei propri familiari, si aggiravano, apparentemente, senza motivo.
Queste, non curanti dei Decreti Governativi che impongo la massima riduzione degli spostamenti per tamponare la diffusione del COVID-19, decidevano di abbandonare le proprie abitazioni per acquistare sostanza stupefacente, nella fattispecie cocaina.
L’attività si concludeva con la contestazione della violazione amministrativa di cui all’art. 75 D.P.R. 309/1990 (consumo ad uso personale) nei confronti di un Livornese di 52 anni; lo stesso veniva deferito in stato di libertà per favoreggiamento, in quanto volutamente ostacolava le ricerche dello spacciatore, oltre segnalato per la violazione delle norme concernenti la limitazione della diffusione del COVID-19.
Lo stesso spacciatore veniva successivamente individuato e deferito in stato di libertà per la violazione di cui all’ art.73 D.P.R. 309/1990 in quanto sorpreso con circa gr. 5 di cocaina (di cui parte già divisa in dosi per la cessione), un bilancino di precisione e banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’ attività illecita.
Entrambi i soggetti, peraltro con precedenti specifici, venivano condotti c/o gli Uffici del Nucleo Operativo e Radiomobile, dove contestualmente si procedeva al sequestro della sostanza stupefacente rinvenuta.