Livorno, tra inciviltà e disprezzo per il decoro: rifiuti sparsi e cestini trasformati in discariche
Livorno 2 giugno 2025 Livorno, tra inciviltà e disprezzo per il decoro: rifiuti sparsi e cestini trasformati in discariche
Via Provinciale Pisana ancora una volta si ritrova a fare i conti con un fenomeno tanto diffuso quanto scoraggiante: l’inciviltà di alcuni cittadini che, per incuria o disinteresse verso le regole del vivere comune, contribuiscono a degradare lo spazio pubblico.
A segnalarlo per l’ennesima volta un lettore con le seguenti immagini:
A farne le spese sono i marciapiedi, i cestini stradali e soprattutto il decoro di un’intera zona, che ospesso la mattina si risveglia tra sacchi di immondizia rotti, rifiuti sparsi ovunque e contenitori pubblici ridotti a vere e proprie mini discariche.
In particolare, i mastelli dell’immondizia esposti correttamente per il ritiro porta a porta si trasformano in bersagli di gesti inspiegabili; vengono aperti, rovesciati e i sacchetti lacerati, con il risultato che cartacce, plastica, residui organici e ogni genere di rifiuto si riversa sul suolo, rendendo impraticabile il passaggio pedonale e offrendo uno spettacolo indecoroso.
Non si tratta di episodi isolati, ma di una pratica reiterata che danneggia tutti: dai residenti agli operatori ecologici, fino all’ambiente stesso.
A peggiorare la situazione ci pensano coloro che, pur di non rispettare i giorni di esposizione stabiliti, preferiscono scaricare i propri rifiuti nei cestini stradali. Contenitori nati per accogliere un fazzoletto, un pacchetto di sigarette o un piccolo rifiuto durante una passeggiata, vengono invece riempiti a forza con sacchi domestici interi, pigiati finché c’è spazio e, una volta colmi, completati con vere e proprie piramidi di spazzatura in bilico sul coperchio.
Questo comportamento incivile non solo rappresenta un affronto alle regole del conferimento corretto dei rifiuti, ma anche un costo aggiuntivo per la collettività. Gli operatori sono costretti a interventi straordinari per ripulire marciapiedi e svuotare cestini pensati per tutt’altro uso, sottraendo tempo e risorse ad altri servizi essenziali.
L’amministrazione cittadina e le aziende preposte alla raccolta invitano ancora una volta i cittadini a collaborare, ricordando che la città è di tutti e che il rispetto per le regole della raccolta differenziata è un atto di civiltà, prima ancora che di legalità.
Vivere in una città pulita non è un diritto concesso, ma un dovere condiviso. Servono rispetto, senso civico e un minimo di responsabilità personale. Perché la bellezza e la dignità di un quartiere non si difendono solo con le multe, ma soprattutto con il buon esempio.