Lo sciopero generale di Livorno. Foto e Video
Livorno, lo Sciopero Generale: la manifestazione per le vie del centro.
Centinaia tra studenti, lavoratori, precari, disoccupati e pensionati. Oltre 200 persone, tra studenti, lavoratori, disoccupati e pensionati, hanno partecipato al corteo cittadino promosso dall’Unione Sindacale di Base e Unicobas in occasione della giornata di sciopero generale nazionale promossa dalla medesime sigle del sindacalismo di Base conflittuale.
Ma il dato più interessante arriva dal mondo del lavoro. Adesione dell’ottanta percento tra gli autisti della CTT Nord nel turno pomeridiano, grande adesione in alcune aziende come la Magna Closures, Asa, Unicoop Tirreno, Piaggio, Sole Spa. Nel Pubblico impiego da sottolineare la presenza in piazza di delegazioni di lavoratori comunali, degli uffici INPS e di numerose ditte in appalto. Porprio alla Magna closures di Guasticce siamo stati costretti a denunciare l’utilizzo illegale di lavoratori interinali in sostituzione degli operai in sciopero. Siamo assolutamente certi delle nostre affermazioni in quanto numerosi nostri simpatizzanti lavorano proprio in quello stabilimento attraverso alcune agenzie di somministrazione. I primi messaggi di convocazione sono arrivati proprio nella mattinata.
Altro dato interessante è stata l’enorme richiesta di adesione allo sciopero da parte di lavoratori non iscritti al nostro sindacato. Alcune ditte esterne del cantiere navale, cooperative di logistica portuale e aziende metalmeccaniche della provincia. Buona partecipazione anche al presidio organizzato, sempre dalla nostra sigla sindacale, in Piazza Cappelletti a Piombino. Città in cui la nostra organizzazione sindacale è recentemente entrata nell’acciaieria ex Lucchini.
Da registrare anche la presenza degli studenti e delle studentesse di diverse scuole superiori Livornesi.Il loro protagonismo è stato deciso ed importante.
Oltre alle motivazioni dello sciopero odierno ( riassunte nei comunicati di convocazione), siamo convinti che Livorno abbia saputo dare un prima risposta determinata alle numerose problematiche che affliggono la nostra provincia. Prima tra tutti la disoccupazione giovanile. E’ ormai del tutto evidente il fallimento dell’accordo di programma voluto e sostenuto soprattutto dai sindacati Confederali, CGIL in testa. Anche le misure previste dalla regione Toscana non hanno prodotto i risultati sperati. Esiste ovviamente un nesso tra le alte percentuali di disoccupazione e l’infame meccanismo, approvato dai recenti governi, di progressivo allungamento dell’età pensionabile. Quest’oggi eravamo in Piazza anche per denucniare e contrastare l’idea che i lavoratori debbano “elemosinare” la pensione ( e quindi i loro soldi versati in anni di lavoro) fino a 67/70 anni. E’ ormai sotto gli occhi di tutti il complice immobilismo delle segreterie di CGIL, CISL e UIL in tal senso.
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