Attualità 8 Febbraio 2022

Lo stipendio va restituito ai no vax sospesi, la sentenza del Tar

legge tribunale giustizia martello sentenzaRoma 8 febbraio 2022

No vax sospesi: lo stipendio va restituito. La sentenza del Tar
Un dipendente pubblico era stato sospeso dal lavoro perchè sprovvisto di vaccino e certificazione verde

Il Tar del Lazio con con decreto n. 726/2022 ha accolto il ricorso presentato da un dipendente pubblico non vaccinato sospeso dal lavoro e dallo stipendio

Il tribunale ha motivato così la sentenza: “La privazione della retribuzione provoca danni gravi e irreparabili”.

Il dipendente no vax sospeso da lavoro e dalla retribuzione dovrà essere retribuito.

Il ricorso che aveva presentato per chiedere l’annullamento del provvedimento notificato lo scorso 4 gennaio  che lo sospendeva dal servizio e dalla retribuzione fino a che non avesse completato il ciclo vaccinale è stato accolto dal tribunale amministrativi

Alle stesse conclusioni il Tar Lazio è giunto con i decreti n. 721/2022 e 724/2022 

Il lavoratore ricorre al TAR del Lazio contro il Ministero della Giustizia per chiedere l’annullamento del provvedimento del 4 gennaio 2022.

In quel provvedimento notificato il 4 gennaio 2022 veniva disposta la sua sospensione immediata dal servizio e dalla retribuzione fino:

alla comunicazione dell’avvio del primo ciclo vaccinale o della somministrazione della dose di richiamo e, in ogni caso non oltre il termine di 6 mesi, a partire dal 15 dicembre 2021, come previsto dall’art. 2, comma 3 del dl n. 172/2021.

 

L’uomo ha chiesto  l’annullamento di tutta un’altra serie di provvedimenti che impongono la certificazione verde a certe categorie di lavoratori e di tutti gli atti presupposti, collegati, antecedenti e posteriori, con condanna altresì dell’Amministrazione al risarcimento dei danni subiti

Nell’accogliere l’istanza cautelare il Tar ha motivato: “Sospendere la retribuzione, unica forma di sostentamento di vita, presenta infatti profili di dannosità grave e irreparabile”.

 

Tar: “Sospendere la retribuzione comporta un danno grave e irreparabile”
Nell’accogliere l’istanza cautelare il Tar ha motivato: “Sospendere la retribuzione, unica forma di sostentamento di vita, presenta infatti profili di dannosità grave e irreparabile”.

Per le e questioni di legittimità costituzionale,  l’udienza è fissata per e il prossimo 25 febbraio

Fonte:  (www.StudioCataldi.it)

 

 

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