“L’operazione Chiccaia tra apparenza e realtà”, la nota dell’ex assessore Apolloni
Livorno 1 febbraio 2020 – L’ex assessore della giunta M5s Apolloni, interviene con una nota sullo sgombero della Chiccaia: “Per il Sindaco siamo passati dal “Poi vediamo al risolviamo ora”.
Il fatto è che il Cronogramma dei lavori (aprile 2019) che l’amministrazione 5 stelle ha lasciato come consegna riporta testualmente: “Attività propedeutica per la preparazione dello sgombero da maggio 2019 a gennaio 2020; sgombero febbraio 2020 (se avvenuta l’immissione nel possesso degli appartamenti espropriati)”.
Quindi, da maggio a gennaio, lavori con le persone, a febbraio, una volta acquisiti gli appartamenti dei proprietari, sgomberi.
Ed infatti questo mercoledì c’è stato un trasloco da Chiccaia ad albergo e Misericordia dei 6 nuclei rimasti. I proprietari sono ancora dentro l’edificio ma per il Cronogramma del nostro progetto di riqualificazione c’è tempo fino a febbraio per farli uscire. Nessun anticipo quindi, con queste complessità “risolviamo ora” è locuzione senza significato.
La cosa davvero splendida invece è il lavoro eccezionale fatto in preparazione dello sgombero/trasloco. Infatti il Sindaco ha subito parlato della nascita di un modello Chiccaia e di uno sgombero dal volto umano.
Però andrebbe detto questo. Per lo sgombero del Picchetto, fu svolto un grande lavoro per far comprendere ai Servizi Sociali l’opportunità di un loro coinvolgimento attivo nel processo di rilascio dell’edificio. Avrebbero dovuto lavorare in sinergia, oltre che con l’ufficio casa, con la polizia municipale ed altre forze dell’ordine. Le riunioni preparatorie non furono semplici ma alla fine raggiungemmo un assetto di squadra, che anche grazie alla Misericordia, fece del Picchetto un’operazione svolta in tranquillità e “umanamente sostenibile”. Tutti insieme lavorammo con gli occupanti per più di 6 mesi ed alla fine nacque davvero un modello che prevedeva per l’appunto la collaborazione degli occupanti. Quella collaborazione che in questi giorni è stata raccontata come se fosse la scoperta del “Bosone di Salvetti”.
Ed il Picchetto non era la Chiccaia, né per numero di nuclei né per le criticità facilmente immaginabili.
E’ quella buona squadra che abbiamo lasciato a questa amministrazione e che si è ricostituita per far fronte alla Chiccaia, con l’aggiunta in questo caso di Casalp. Non a caso la dott.ssa Cella dell’Ufficio casa parla di un lavoro iniziato un anno e mezzo fa, a differenza del Sindaco che si aggira ovunque ripetendo come un mantra 7 mesi, 7 mesi, 7 mesi…
Il Sindaco non ha capito che per Chiccaia è scesa in campo una squadra che lui si è ritrovato già in palla grazie al Picchetto. Così come del resto si è ritrovato un sacco di altre cose già avviate.
Oramai nelle conferenze stampa si trova di frequente il giornalista che fa la “domanda di controllo” e ricorda a Salvetti le reali origini delle cose che racconta per completamente sue. Questa modalità sta cominciando ad essere compresa anche in città.
Auguro a questa giunta di rispettare il cronogramma. A noi, che siamo quelli che hanno iniziato è capitato in corso d’opera di dover chiedere delle proroghe, seppure non per nostra responsabilità, non è un mistero. Sono percorsi non semplici ma abbiamo fatto la nostra parte. Eccome se l’abbiamo fatta. Adesso tocca a Salvetti ed alla sua giunta fare la loro, e rispettare per quanto sarà possibile il Cronoprogramma”.