Cronaca 4 Aprile 2022

Un “Ministero del Mare”, la proposta di Fratelli d’Italia presentata a Livorno

Livorno, 4 aprile 2022 – Istituire finalmente un “Ministero del Mare” e riportarvi tutte le funzioni attualmente disperse in altri sette ministeri. Questa la proposta di Fratelli d’Italia in Parlamento e oggetto di un incontro tenutosi venerdì scorso nella sala panoramica dell’Acquario alla presenza di politici e tecnici.

Quello di un ministero dedicato al mare e alle sue attività connesse è uno dei temi ormai “cronici” per il settore, dopo l’abolizione del Ministero della Marina Mercantile nel 1993. Quella decisione, voluta dal governo Ciampi nell’ambito di una razionalizzazione e semplificazione, ha portato con sé gravi conseguenze.

Il risultato ad oggi è che moltissime competenze riferite al mare sono oggi disperse tra Ambiente, Infrastrutture, Economia ed altri ministeri;

il tutto con rilevanti problemi di coordinamento e allungamento dei tempi, senza considerare i limiti che questo frazionamento comporta nella elaborazione di una politica armonica e di lungo periodo per le nostre coste.

Come spiegato in apertura dal giornalista marittimista Bruno Dardani, il mare vale come economia aggregata oltre il 20% del Pil, calcolando energia e turismo; questo senza contare le emergenze da gestire per la perdita del 2% di costa ogni anno dovuta alla erosione. Il frazionamento delle competenze porta inoltre con sé il declino della portualità per la mancanza di coordinamento tra le varie azioni.

Come si evince dalla introduzione della proposta di legge depositata a gennaio 2019, il mare per l’Italia si traduce in 7456 chilometri di costa, con oltre 200mila imprese impegnate nel settore e numeri con grandi potenzialità di crescita.

Parlare di un ministero del mare significa riunire competenze che riguardano ittica, cantieristica, industria, estrazioni marittime, movimentazioni di merci/passeggeri, alloggio, ristorazione, turismo, spiagge, istruzione, ricerca ambientale, biologica ed energetica.

Da qui la proposta, nell’attesa dell’istituzione di un ministero specifico, di attivare almeno un sottosegretariato presso la Presidenza del Consiglio che riunisca le competenze principali.

L’iniziativa legislativa presentata da Fratelli d’Italia – ha spiegato Luigi Lanera – deriva dall’istituzione in FdI dei “Dipartimenti”, strutture conoscitive ed istruttorie per supportare i parlamentari nella loro funzione. Tra questi anche quello sulle “Politiche della Navigazione”.

Paolo Pessina (Assoagenti) ha sottolineato il depauperamento delle competenze a livello ministeriale. “Sono inoltre otto anni che chiediamo una riforma della raccomandazione marittima”.

Pessina ha inoltre fatto presente che a Genova molti investimenti programmati non derivino da una visione strategica per lo scalo, ma solo da fondi post-pandemia.

“Vi sono una serie di problematiche di cluster che necessitano di una governance rafforzata” ha proseguito l’avv. Luca Brandimarte (Assoarmatori) “Ci sono due sfide che riguardano porti e armamento: la transizione energetica (il c.d. pacchetto clima) e la semplificazione amministrativa. Nelle more dell’istituzione di un ministero, un più efficace coordinamento dei presidenti di Adsp aiuterebbe, come previsto dalla Conferenza nazionale di coordinamento”.

Nell’agenda delle questioni irrisolte anche la professionalità medica sulle navi. Il dottor Massimo Gramillano (Associazione Medici di Bordo, istituita nel 1906) ha segnalato come molte competenze tecniche e idee non abbiano sinora trovato ascolto da parte della politica.

I medici di bordo italiani sono infatti pochi anche a causa di troppe procedure concorsuali per essere abilitati per tale funzione. Per operare stabilmente a bordo delle navi non basta infatti laurea e specializzazione, ma serve un concorso che dura due anni per ottenere l’abilitazione. La conseguenza è che tali figure vengono quindi assunte all’estero.

Il consigliere regionale Diego Petrucci, sul piano locale, ha sottolineato la questione ancora irrisolta della navigabilità dell’Arno.

L’on. Giovanni Donzelli , in chiusura, ha ripercorso altri temi urgenti come l’equilibrio tra trasporto navale e trasporto su gomma e la questione delle trivellazioni gas nell’Adriatico.

Da un ospite in platea anche una riflessione su due assenze piuttosto significative, quelle dell’Autorità di Sistema Portuale e della direzione marittima:

“Visto il tema e la sua importanza, dato che sono state invitate, avrebbero potuto esser presenti”.

Questi i commenti a margine.

Ringrazio il partito a livello nazionale e il Dipartimento delle politiche della Navigazione diretto da Luigi La Nera ed a livello Locale da Elena Di Tizio per la splendida iniziativa, ove sono intervenuti a conferma dell’importanza dell’iniziativa, tra l’altro, l’On. Giovanni Donzelli ed il Consigliere Regionale Diego Petrucci” – ha commentato il presidente provinciale Giacomo Lensi.

L’importanza del mare e della molteplicità di espetti economici ad esso legati, è il fulcro di ciò che è stato oggi discusso in questa iniziativa. Fratelli d’Italia, ha sempre sostenuto l’importanza di questa risorsa, fin troppo a livello politico sottovalutata e non adeguatamente valorizzata.

A tal proposito ricordo come è deposita in parlamento dal 2019 una proposta di legge, presentata dal nostro Gruppo alla Camera dei deputati, con prima firmataria Giorgia Meloni e l’On. Donzelli, che ringrazio ancora per la sua partecipazione, per l’istituzione del Ministero del Mare“-

ha aggiunto Elena di Tizio, del Dip. della Navigazione, la quale conclude “a riprova dell’importanza e dell’assoluta necessità che l’Italia si doti di un ministero ad hoc, per trattare le politiche inerenti il mondo marittimo, e le molte problematiche organizzative, normative, politiche che incorrono gli operatori del settore erano presenti, tra l’altro; il Dr. Paolo Pessina, presidente Nazionale Assoagenti; l’Avv. Luca Brandimarte per Assoarmatori ed il Dr. Massimo Gramillano per Associazione Medici di Bordo, i quali congiuntamente, nei loro interventi, hanno apprezzato la proposta di legge di Fratelli d’Italia di istituire il Ministero del Mare“.

Paolo Pessina presidente nazionale Assoagenti, perchè un Ministero del Mare

Elena Di Tizio, Dipartimento delle Politiche della Navigazione

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