Lutto nel mondo dei porti. Se ne è andato Francesco Nerli
Il cordoglio di Massimo Provinciali, segretario generale dell’AdSP dell’Alto Tirreno
Se ne è andato Francesco Nerli, l’uomo che ha scritto pagine importanti della portualità italiana.
Nato a Livorno 72 anni fa, è stato deputato del Pci, senatore del Pds; presidente dell’Autorità Portuali di Civitavecchia e di Napoli e poi numero di Assoporti, l’associazione degli scali italiani.
Cordoglio da parte del segretario generale dell’AdSP dell’Alto Tirreno, Massimo Provinciali, con il quale Nerli era solito condividere riflessioni e momenti di confronto intellettuale:
«Tra le sue tante colpe, questo maledetto 2020 ha anche quella di essersi portato via due monumenti della portualità italiana: a gennaio Giuliano Gallanti, l’avvocato dei moli, oggi Francesco Nerli, padre della legge 84/94».
Per Provinciali «Nerli non ha bisogno di presentazioni: tutti nel mondo dei porti e dello shipping lo conoscevano e, pur nella dialettica, ne apprezzavano le doti di determinazione, talento politico, di capacità di dialogo e concretezza».
I porti erano la sua vita e il suo principale interesse: «argomento dal quale era possibile distoglierlo solo se il discorso virava sulle sue altre due passioni: il Palio di Siena e la Fiorentina».
«Il mio ricordo particolare – ha concluso – va al rigore istituzionale e all’approccio quasi pedagogico con il quale, vent’anni fa, si poneva di fronte a me, allora giovane direttore generale dei porti al MIT, un atteggiamento di grande intelligenza del quale l’ho sempre ringraziato e che me lo fa collocare di buon diritto nell’elenco dei miei maestri. Mi mancherà e mancherà a tutta la portualità».