M5S, infiltrazioni della ‘Ndrangheta nel porto di Livorno: La politica non può voltarsi dall’altra parte
Il gruppo consiliare Movimento 5 Stelle Livorno per voce del capogruppo Stella Sorgente sulle infiltrazioni della ‘Ndrangheta nel porto di Livorno:
La politica non può voltarsi dall’altra parte
La politica non può far finta di niente nel leggere la notizia sull’operazione “Nuova Narcos Europea”. Si parte infatti dell’ennesima scoperta (avvenuta a fine 2019) di ingenti traffici di cocaina dal Sudamerica che approdavano anche nel Porto di Livorno.
Questo ritrovamento ha avuto come conseguenza le indagini che sono giunte poi alle importanti e meritorie operazioni delle Squadre mobili di Livorno, Firenze, Reggio Calabria e Milano, assieme alla Dda di Firenze. Queste hanno portato all’arresto anche di tre portuali livornesi e di un funzionario del Ministero dell’Interno.
Ricordiamo che nel giugno scorso avevamo portato in Consiglio comunale una mozione in cui chiedevamo che la politica si interessasse al grosso problema dei traffici di cocaina nel nostro Porto.
La Fondazione Caponnetto aveva infatti da tempo denunciato le infiltrazioni della ‘ndrangheta in Toscana e, in particolare, per quanto riguarda i traffici di cocaina nel Porto di Livorno.
Lo aveva fatto ancor prima dell’uscita della notizia sulla famosa inchiesta “KEU” che, partita proprio dai traffici di cocaina nel porto della nostra città, aveva portato a scoprire un enorme smaltimento illegale di rifiuti tossici (gestito sempre dalla ‘ndrangheta) provenienti dalle concerie, con il coinvolgimento nell’inchiesta anche di alcuni esponenti del PD toscano.
La mozione fu da noi presentata nel gennaio 2021 (ben prima della notizia dell’inchiesta KEU) ed ha avuto un percorso assai travagliato: quando giunse la prima volta in consiglio (aprile 2021) il Pd chiese di “rimandare l’atto in commissione” per ulteriori valutazioni da parte della maggioranza. La mozione venne quindi discussa quindi in una commissione, senza alcuna particolare proposta da parte della maggioranza, ed infine riportata in consiglio da noi nel giugno scorso, dove venne clamorosamente BOCCIATA.
Cosa chiedevamo in quell’atto?
Di invitare la Fondazione Caponnetto in commissione ed anche l’Autorità Portuale per discutere di possibili strategie e protocolli di azione per prevenire queste infiltrazioni criminose nel nostro Porto, da condividere ovviamente con la Prefettura. La maggioranza bocciò quell’atto con la motivazione che il Comune non avrebbe competenze in materia ma, allo stesso tempo, dichiarò che avrebbe presentato un nuovo atto scritto meglio e più preciso del nostro.
Poiché non abbiamo nel frattempo visto alcun testo di questo tipo e speriamo che, a fronte di queste nuove notizie, l’atteggiamento della maggioranza possa essere cambiato, presenteremo una nuova mozione in cui chiederemo, per la seconda volta, di invitare la Fondazione Caponnetto e l’Autorità Portuale, ma anche altre importanti associazioni per la lotta alle mafie, come Libera.
Lo faremo perché siamo fermamente convinti, esattamente come dichiara oggi il Presidente della Fondazione Caponnetto, che di questi temi sia necessario parlare, essere consapevoli, non voltarsi dall’altra parte e che sia fondamentale far capire che il nostro territorio non accetta le infiltrazioni criminali e che la città non può essere lasciata in balia di un numero sempre maggiore di delinquenti.