Politica 14 Luglio 2022

M5S Livorno e attivisti: “Francesco Berti non è più un portavoce del Movimento 5 Stelle”

Onorevole Francesco Berti (M5S) 1 (1)

In foto, l’Onorevole Francesco Berti

Livorno 14 luglio 2022

Il Gruppo consiliare e gli attivisti del Movimento 5 Stelle Livorno intervengono dopo il voto in aula di Francesco Berti mentre tutto il resto del gruppo parlamentare è uscito dall’aula

“Francesco Berti non è più un portavoce del Movimento 5 Stelle.

La decisione di votare a favore mentre tutto il resto del gruppo parlamentare è uscito dall’aula sulla fiducia al cosiddetto “Decreto Aiuti” ci delude profondamente per vari motivi.

Premesso che il nostro Gruppo consiliare aveva a suo tempo votato sulla piattaforma Rousseau contro l’ingresso nel governo Draghi; in questa fase tutto il gruppo livornese, assieme alla stragrande maggioranza degli altri gruppi toscani,

ha chiesto a gran voce un deciso cambio di passo rispetto alle politiche intraprese dall’attuale governo.

 

Il documento presentato da Conte a Draghi è andato in questa direzione, rimettendo al centro del dibattito temi come il salario minimo e la salvaguardia del reddito di cittadinanza e del Superbonus:

questioni che risultano sempre più indispensabili in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo.

Tutto ciò sembra non interessare molto a Berti il quale, portando avanti una linea del tutto autoreferenziale;

ha deciso di non seguire alcuna indicazione, né da parte della base, né da parte del gruppo parlamentare, né da parte del Presidente Conte.

 

Così facendo sembra che ogni politica di Draghi lo soddisfi pienamente e che quindi la sua linea sia del tutto sovrapponibile a quella di Luigi Di Maio.

Pensiamo infine che Berti non abbia valorizzato minimamente la grande opportunità che tanti elettori del Movimento gli hanno dato consentendogli di sedere in Parlamento.

Così facendo ha tradito una comunità che peraltro non si è sentita adeguatamente sostenuta in molte battaglie sui territori:

ne è un esempio la sua posizione nettamente a favore del rigassificatore di Piombino.

 

Nella sua libera scelta, della quale risponde alla propria coscienza, dovrebbe tener fede agli impegni sottoscritti al momento della sua candidatura; rassegnando le dovute dimissioni dall’incarico di portavoce alla Camera dei Deputati, anziché confluire in gruppi politici “pro futuro”.

Non crediamo infine che i livornesi abbiano notato grandi risultati concreti, conseguiti dai parlamentari eletti sul nostro territorio.

Non parliamo in questo caso solo di Berti, ma anche di parlamentari eletti con altre forze politiche.

Per quanto ci riguarda rifletteremo molto sulle modalità e i criteri di selezione dei nostri portavoce in Parlamento, perché la nostra città non può più permettersi di farsi rappresentare da dei voltagabbana”.

 

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