Politica 8 Ottobre 2021

M5S ordinanza movida in Venezia: “Misure fuori tempo fatte quando buoi sono scappati”

M5S ordinanza movida in Venezia: "Misure fuori tempo fatte quando buoi sono scappati"

Stella Sorgente, consigliere M5S

Livorno 8 ottobre 2021

Il Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle, problematiche quartiere Venezia “Misure fuori tempo fatte quando buoi sono scappati”

Dopo un anno dalla presentazione della nostra mozione dal titolo “il quartiere Venezia durante l’emergenza COVID e oltre…”, Salvetti sembra finalmente pronto a mettere in campo delle misure per affrontare i problemi di quel quartiere.

Peccato che lo faccia fuori tempo, nel momento in cui i “buoi sembrano essere scappati” e dopo averci fatto attendere un lungo anno senza parlare della questione Venezia nelle sedi istituzionali. La maggioranza infatti aveva chiesto di “rimandare in commissione” il nostro atto, per parlarne nel dettaglio. Peccato che poi la commissione non sia più stata convocata dai presidenti del PD, per cui ci siamo trovati costretti a richiedere di nuovo la trattazione in consiglio. Trattazione che sarebbe dovuta avvenire ieri, ma che per mancanza di tempo non è stata possibile.
Il sindaco ci propone quindi le sue possibili soluzioni in una conferenza stampa assieme a Garufo e Cepparello, con la solita modalità comunicativa che calpesta quella “centralità del consiglio comunale”, tanto sventolata dalla stessa coerente Cepparello quando era all’opposizione.
Del resto Salvetti, ormai si trovava assediato non solo dal nostro pressing, ma certamente da quello dei residenti che hanno ricoperto il Comune di esposti e pure da altre opposizioni che hanno organizzato iniziative e fatto proposte in merito.

Il timore è però che il sindaco, spinto dalla fretta causata dalla sua lunga inerzia sulla questione, abbia fatto una scelta che metterà in difficoltà una delle parti in causa (i commercianti) per tentare di ritrovare un po’ di consenso dall’altra parte in causa (i residenti). Ben sapendo che l’impresa è incerta e ardua, Salvetti mette le mani avanti, dicendo che “la risoluzione comunque è solo nella crescita culturale: famiglia, scuola…”, dimenticandosi forse di essere al governo della città da due anni e mezzo. Esagera poi, facendo una gaffe, dicendo “mi fa piacere leggere il resoconto di oggi dell’Unicef che parla di disturbi di un giovane su 7 dovuti alla pandemia, con aumento di rabbia e depressione”. Andrà a dirlo ai ragazzi che “gli fa piacere” che siano più “rabbiosi e depressi”, oppure farà finalmente qualcosa di serio con i progetti annunciati sulle politiche giovanili? Non è dato saperlo, ma comunque si tratta di “riflessioni di carattere nazionale”, perciò siamo al solito mal comune mezzo gaudio, sentito spesso da questa maggioranza.

Vedremo come andrà questo primo weekend del mese di sperimentazione della nuova ordinanza. Di certo però al momento ci sono due aspetti piuttosto sicuri: come altre ordinanze, questa sarà molto difficile da controllare e non potrà essere certo solo la Polizia municipale a farlo (lo dice anche il Tulps) pertanto, o vedremo battaglioni di forze dell’ordine schierate a fianco alla PM, oppure gli sforzi saranno vani. Altra cosa certa è che la misura in questione renderà scontenti molti commercianti, quando, se la Giunta avesse seguito alcune delle nostre proposte, a quest’ora avremmo un protocollo d’intesa che avrebbe tenuto in considerazione le esigenze di entrambe le parti in causa. Ma tant’è.

La Cepparello poi parla giustamente del problema dell’inquinamento acustico e il sindaco dice che si rivedranno anche i regolamenti esistenti. Il problema, secondo noi, non è tanto quello di modificare gli attuali regolamenti, ma di far rispettare le regole che già ci sono. Ad esempio, per chi ha fatto musica dopo le 24 (contrariamente a quanto disposto dall’attuale regolamento sulle attività rumorose), la comandante Maritan dice che è stata emessa una sola sanzione. È tutta l’estate che succede e la Giunta pare essersene accorta soltanto adesso. Chi l’ha fatto notare sono proprio quei cittadini tanto ridicolizzati fino ad ora da Salvetti.

Sarebbe il caso di tornare a dare valore alle istituzioni, discutendo dei problemi reali della città in Consiglio comunale, ascoltando anche i rappresentati di residenti e commercianti nelle commissioni preposte, per comprendere anche le loro opinioni in merito alle misure che sono state annunciate e per effettuarne un serio monitoraggio.

 

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