Cronaca 14 Aprile 2020

M5S, “Una domanda e una richiesta per il sindaco”

DIFFERENZIATA RACCOLTA PORTA A PORTA UMIDOLivorno 14 aprile 2020 – Dal gruppo M5S Livorno arriva un appello al sindaco, composto da una domanda e una richiesta:

“Durante una delle conferenze stampa dedicate alla distribuzione degli aiuti alimentari, il Sindaco ha detto esplicitamente che si era messo a guardare su Internet e non era riuscito a trovare nessun Comune che aveva effettuato la distribuzione così rapidamente come da noi.

Diciamo che eravamo arrivati “uno”: Unici !

Di passaggio vorremmo osservare che una cosa è fare le cose velocemente, un’altra è farle in fretta e furia.

Ma questo si vedrà in altro contesto e soprattutto quando il quadro della seconda trance di aiuti sarà completato.

Attenzione, perché se usiamo come metro la “gara” con gli altri Comuni e cerchiamo in rete, ci accorgiamo che altre amministrazioni con bilanci di gran lunga più critici del nostro, hanno integrato, in vario modo, le risorse arrivate dal Governo con risorse comunali, per aiutare sia le famiglie che le imprese.

Suggeriamo in tal senso esempi di comuni governati da diverse forze politiche, come Roma, Milano e Napoli…anche su questo però ci torneremo sopra.

Quindi, se prendiamo per buono il metodo della ricerca su Internet, intanto iniziamo con la domanda e la richiesta come da titolo:

La domanda: il Sindaco potrebbe tornare in rete e verificare se anche nel campionato del blocco per una settimana della raccolta dell’umido, in periodo pasquale, siamo arrivati primi?”

La richiesta: una volta che ha stilato la classifica dei Comuni che nei giorni di festa hanno bloccato per una settimana la raccolta dell’umido, potrebbe comunicarla alla cittadinanza in modalità analoga a quella utilizzata per gli aiuti alimentari?

Il Comune ha infatti formalizzato un accordo con i sindacati per sospendere alcuni servizi che, se non sbagliamo, veniva descritto come finalizzato ad una “progressiva razionalizzazione dei servizi a tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini”.

Gli altri comuni forse non tengono alla salute dei lavoratori e dei cittadini?

Noi crediamo che ci tengano molto anche altrove.

Forse ci sarebbe da fare meno “gare” in un periodo come questo, anche per rispetto a Comuni che magari non potevano essere “competitivi” su questo piano, perché in tutt’altre faccende affaccendati. Pensiamo di esserci capiti.

Piuttosto forse, sarebbe opportuno che si riuscisse ad analizzare e promuovere le “buone pratiche” fra varie realtà comunali. Non si tratta infatti di partecipare ad un campionato di propaganda perenne, non si tratta di competere per chi è il più bravo ma di cooperare per dare le migliori risposte ai nostri concittadini, anche prendendo spunto dagli altri”.