M5S: vuoto a rendere per salvare l’ambiente, cauzione restituita quando il cittadino riporta l’imballaggio
Livorno 3 settembre 2022 – Vuoto a rendere, la proposta del Movimento 5 stelle
Sorgente (M5S): “Ambiente sano, meno rifiuti, bollette TARI più basse. Un circolo virtuoso da attuare il prima possibile”.
In questi giorni di campagna elettorale spuntano come funghi proposte politiche. Ce n’è una particolarmente interessante sulla tutela ambientale che viene dal Movimento 5 stelle:
il “vuoto a rendere”. Ce ne parla Stella Sorgente, la candidata per il collegio uninominale di Livorno alla Camera.
«Occorre introdurre un sistema – afferma Sorgente – per ridurre drasticamente l’inquinamento ambientale e i costi dei servizi sempre più alti, con bollette meno care e città più pulite.
Come? Responsabilizzando e incentivando direttamente i cittadini al recupero e riciclo.
Nel programma del Movimento 5 stelle abbiamo inserito la promozione del vuoto a rendere, un tema a me molto caro e per cui vorrei impegnarmi nel caso avessi il privilegio di essere eletta in Parlamento».
In cosa consiste questa proposta?
«In alcuni Paesi europei – spiega la candidata M5S – è stato introdotto con successo il DRS (Deposit Return System), un sistema di deposito cauzionale che incentiva l’acquirente a riportare imballaggi o contenitori vuoti e in buone condizioni presso un qualsiasi punto vendita o di raccolta, dotato per legge del sistema di raccolta.
Una volta riportato l’imballaggio, il cittadino riceve indietro la cauzione pagata al momento dell’acquisto del prodotto: in pratica si compra il contenuto ma si “noleggia” il contenitore.
Un meccanismo virtuoso che potrebbe ridurre notevolmente l’impatto ambientale ma anche i costi di produzione e il prezzo stesso dei prodotti.
È il momento di fare un passo in avanti anche in Italia. I tempi sono maturi».
«Oltre alla sacrosanta necessità di un percorso virtuoso di tutela ambientale, è un’esigenza che nasce anche dal dover rispettare gli obiettivi europei previsti dal pacchetto di economia circolare (Direttiva SUP) per ridurre la dispersione delle plastiche nell’ambiente, con un obiettivo di raccolta differenziata del 90% entro il 2029.
Il nostro attuale sistema di raccolta differenziata della plastica non arriva neanche al 60%» fa notare amaramente Sorgente.
«Il sistema che vogliamo introdurre – chiarisce la candidata livornese – sviluppa pienamente il concetto di economia circolare creando un circolo virtuoso a “costo zero” sia per il consumatore che per la distribuzione, con un meccanismo di rimborsi per i costi di gestione di ogni singolo imballaggio raccolto.
L’immediata riduzione degli imballaggi dispersi nell’ambiente, lo si raggiunge proprio grazie all’incentivo monetario della cauzione:
chi abbandona gli imballaggi paga una sorta di penale perdendo il proprio deposito, viceversa, chi recupera l’imballaggio ha invece la possibilità di guadagnare qualcosa».
«Un altro beneficio palese – prosegue – è per le amministrazioni pubbliche, che non solo sono chiamate alla pulizia delle loro zone di competenza ma devono anche garantire la corretta raccolta dei rifiuti differenziati.
Con la nostra proposta queste incombenze e i relativi costi crolleranno e di conseguenza i comuni potranno abbassare la Tari, che grava in modo significativo sulle tasche delle famiglie.
Anche l’industria degli alimenti beneficerà di questo sistema, perché entro il 2029 l’Europa imporrà di raggiungere anche ai produttori il 90% della raccolta dei loro imballaggi immessi sul mercato.
Ci sono vantaggi innegabili anche per la distribuzione».
«Insomma – conclude Sorgente – si tratta di un sistema efficiente e innovativo, con vantaggi innegabili per tutto il sistema produttivo ed economico del nostro Paese, oltre che un grande passo in avanti nella tutela ambientale e nella lotta ai cambiamenti climatici.
Una proposta da attuare il prima possibile. Sia io che il Movimento 5 Stelle ci impegneremo per questo».