“Madama Butterfly” di Puccini chiude la stagione lirica del Goldoni
Venerdì 29 marzo, ore 20.30 e domenica 31, ore 16.30 al Goldoni “Madama Butterfly” di Puccini chiude la stagione lirica
Livorno. Torna al Teatro Goldoni di Livorno venerdì 29 marzo, alle ore 20.30 e domenica 31, alle ore 16.30 Madama Butterfly di Giacomo Puccini, uno dei titoli più popolari e rappresentati del catalogo teatrale del grande compositore lucchese, tanto da vantare – solo nella nostra città – ben trenta allestimenti in poco più di cento anni.
Opera tra le più amate per la sua inesauribile ricchezza di idee melodiche infuse in una partitura strumentale raffinatissima, Butterfly è anche uno dei titoli più moderni e problematici del repertorio pucciniano, soprattutto per il taglio musicale e drammaturgico audace e innovativo, prettamente novecentesco, che volle infondergli l’autore.
La nuova produzione, interamente realizzata dalla Fondazione Goldoni, punterà su una lettura di Butterfly quale dramma intimista e psicologico, seguendo nel suo implacabile svolgersi il destino della sventurata geisha Cio-Cio-San, sposata ed abbandonata con un figlio dal cinico americano Pinkerton sullo sfondo di una Nagasaki di inizio ‘900.
Una “tragedia giapponese” che sarà resa musicalmente da un direttore di grande solidità quale il veneto Stefano Romani, ormai affermatosi nel repertorio operistico italiano in teatri prestigiosi in Italia e all’estero, quali La Fenice di Venezia, Trapani, Bergamo, Savona, Maribor, Skopje e di Kazan.
Per la parte visiva, l’allestimento realizzato dal Goldoni con la Cooperativa Francesco Tamagno di Torino, si avvarrà della regia di Alberto Paloscia, direttore artistico della stagione lirica, in collaborazione con Carlo Da Prato della Fondazione Goldoni; le scene sono del giovane scenografo viareggino Giacomo Callari, già apprezzato nella recente riproposta dell’operetta Sì di Pietro Mascagni ed i costumi del Teatro del Giglio di Lucca. “Abbiamo lavorato ad una visione asciutta, scarna dell’opera, che nella sua pulizia visiva mettesse in evidenza la solitudine della protagonista – ha affermato Paloscia – una vittima di una folle e monomaniaca illusione d’amore che la porterà all’autodistruzione”. Butterfly vivrà così sul palcoscenico del Goldoni questa tragica dimensione in un’atmosfera sospesa tra sogno e realismo, dove i personaggi che la circondano e la presenza dell’ambiente circostante scandiranno in modo implacabile la vana attesa del ritorno di Pinkerton fino al tragico epilogo.
Per quanto riguarda gli interpreti, saranno impegnati per i ruoli principali giovani e affermate voci pucciniane, già a suo tempo scoperte e valorizzate dalle nostre Opere Studio, con artisti di grande esperienza. Nell’impervio ruolo della protagonista torneranno due giovani artiste già applaudite dal pubblico del Goldoni, ovvero i soprani Silvia Pantani, voce emergente del nostro territorio, lanciata dal Mascagni Opera Studio del Teatro Goldoni, dove nel 2016 ha debuttato con grande successo il ruolo di Violetta Valéry in Traviata di Verdi, e Yukiko Aragaki, giovane e talentosa cantante giapponese già apprezzata al Goldoni nei panni di Pamina nel bellissimo Flauto magico mozartiano firmato nel 2016 dal grande e compianto Lindsay Kemp e recentemente approdata con successo al personaggio di Cio-Cio-San, che affronterà prossimamente anche nella prestigiosa sede del San Carlo di Napoli. Nei panni di Pinkerton tornerà invece il giovane tenore torinese Giuseppe Raimondo, altra scoperta dell’Opera Studio, che dopo il felice debutto nel ruolo del Conte Danilo nella Vedova allegra è tornato con successo in altri titoli importanti dei più recenti cartelloni, quali Lodoletta, Manon Lescaut, Nabucco e Pia de’ Tolomei, in alternanza con un altro giovane e promettente tenore lirico spinto, il cileno León De La Guardia, esordiente nel nostro Teatro. Altro atteso ritorno è quello del mezzosoprano romagnolo ma ormai livornese di adozione Laura Brioli, cantante affermatissima nel panorama lirico italiano. Nel ruolo del console Sharpless torneranno due baritoni di grande esperienza e cari al pubblico del Goldoni, quali Sergio Bologna, già presente nell’Elisir d’amore donizettiano che ha inaugurato la stagione e Carmine Monaco d’Ambrosìa, acclamato Kyoto nell’ultima fortunata produzione di Iris allestita nel dicembre del 2017 e recentemente pubblicata in dvd. Particolarmente apprezzato nella stessa Iris mascagnana, un atra voce labronica emergente, quella del giovane tenore Didier Pieri, reduce dalle brillanti affermazioni nei teatri di Genova, Trapani, Pisa, Reggio Calabria e nella recente tournée in Giappone del Petruzzelli di Bari, che tornerà nel teatro della sua città natale nelle vesti del subdolo e intrigante Goro. Gli altri ruoli sono ricoperti da artisti già noti al nostro pubblico e provenienti in gran parte dal territorio livornese, quali il soprano Maria Salvini (Kate Pinkerton), i bassi Piermaria Piccini (lo Zio Bonzo), Alessandro Ceccarini (Il principe Yamadori) e Andrea Marmugi (Yakusidé) ed il baritono Paolo Morelli (Il Commissario Imperiale).
Orchestra Filarmonica Pucciniana e Coro Lirico livornese, maestro del coro Flavio Fiorini.
Biglietti presso il Botteghino del Teatro Goldoni (tel.0586 204290) aperto il martedì e giovedì 10-13 ed il mercoledì, venerdì e sabato 16.30-19.30; i prezzi per la prima rappresentazione vanno dai 25 € ai 40 €, Loggione € 18, Giovani Under 25 € 12; per la seconda rappresentazione Posto Unico € 25 intero e € 20 ridotto, Giovani Under 25 € 12; per domenica è attiva la speciale Formula Famiglia: 2 adulti + figli, ogni figlio € 1,00. Info www.goldoniteatro.it