Cronaca 9 Luglio 2020

Made in Italy, un livornese su tre ama fare la spesa dal produttore

L’acquisto di prodotti agroalimentari si fa sempre più tech, con il 69% propenso a usare app e siti

Grande attenzione anche alla sostenibilità, sinonimo di agricoltura a basso impatto (29%), Km0 (29%) e stagionalità (18%)

 

made in italyLivorno 9 luglio 2020 – Il Made in Italy, con le sue eccellenze del territorio, è sempre più presente nelle abitudini di spesa degli abitanti di Livorno, al punto che uno su tre (34%) ama acquistare generi agroalimentari direttamente dal produttore, scelti perché garanzia di qualità, cura dei prodotti e, molte volte, in virtù di un rapporto di fiducia con il produttore stesso.

Lo evidenzia l’Osservatorio Reale Mutua dedicato all’agricoltura e alle nuove abitudini di acquisto.

 

Un dato molto significativo, soprattutto perché l’affezione al Made in Italy è una certezza cui può guardare l’intero mondo dell’agroalimentare del Paese, che, dopo le difficoltà degli ultimi mesi, si trova ora di fronte alla fase della ripartenza.

Non si tratta più, solo, di una spesa “alla vecchia maniera”:

addirittura quasi più di due livornesi su tre (69%) si dicono propensi a utilizzare in misura crescente app e siti per l’acquisto online e la consegna a domicilio di questi prodotti.

Un trend, questo, che probabilmente la pandemia ha contribuito ad accelerare.

Dal campo alla tavola, Made in Italy e produzione locale vanno di pari passo con l’attenzione alla sostenibilità.

Una parola che per oltre un livornese su quattro (29%) evoca una filiera agricola a basso impatto ambientale. Un ulteriore 29% la associa al concetto di agricoltura a chilometro zero. Ma sostenibilità vuole anche dire stagionalità (18%) e filiera equosolidale (16%).

Non è un caso allora che i livornesi preferiscano i prodotti stagionali:

perché più salutari (39%); capaci di sostenere l’economia agricola dei territori (27%); C’è anche chi li sceglie perché più buoni, dice, di quelli fuori periodo (16%).

Semaforo verde infine, tra le abitudini d’acquisto, anche per i prodotti dell’agricoltura biologica.

I prodotti biologici sono  apprezzati soprattutto perché rispettano criteri di sostenibilità (45%) e fanno bene alla salute (24%).

I dati forniti sono il risultato dell’Indagine CAWI condotta dall’istituto di ricerca Nextplora su un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d’età, sesso ed area geografica.