Animali 14 Luglio 2022

Maltrattamento e uccisione di animali, Comune e Link-Italia sottoscrivono un protocollo

Chi maltratta o uccide un animale può uccidere anche un uomo. La prossima vittima potresti essere tu, non tacere

Comune di Livorno e Associazione Link-Italia  sottoscrivono un protocollo contro il maltrattamento e l’uccisione di animali

Per il contrasto ai “Casi Link” in cui il maltrattamento degli animali sia stretta correlazione con la violenza domestica o interpersonale

Maltrattamento e uccisione di animali, Comune e Link-Italia sottoscrivono un protocolloLivorno, 14 luglio 2022

Comune di Livorno e Associazione Link-Italia hanno sottoscritto un protocollo contro il fenomeno di maltrattamento e uccisione di animali, correlato alla violenza domestica, interpersonale e ad ogni altra condotta deviante, antisociale e criminale.

Protocollo che coinvolge anche la Casa Circondariale di Livorno, il Ministero Giustizia, la Zona Distretto Livornese dell’Azienda USL Toscana nord ovest, l’UEPE Livorno Ministero Giustizia.

Lo rende noto la vicesindaca Libera Camici, che ha la delega alla Tutela Animale, oltre a quella contro la violenza di genere, spiegando che:

“lo scopo del protocollo è quello di creare equipe multidisciplinari nella prevenzione, trattamento e contrasto dei “Casi Link”, quelli cioè in cui il maltrattamento degli animali sia in stretta correlazione con la violenza domestica o interpersonale in senso più ampio”.

 

La violenza su animali oltre ad essere un atto da contrastare di per sé, deve essere interpretata anche quale specifico indicatore di pericolosità sociale soprattutto in ambito di violenza domestica.

Non a caso il Comune di Livorno aveva lanciato nei mesi scorsi anche la campagna “Giù le zampe”; la nuova tranche della campagna informativa contro la violenza sulle donne, per pubblicizzare un utile servizio:

la messa a disposizione di spazi al canile municipale “La Cuccia nel bosco” per gli animali domestici di donne maltrattate inserite nei percorsi dei centri antiviolenza di Livorno.

 

L’ Organizzazione Mondiale della Sanità, definisce la violenza come uno dei maggiori problemi di salute pubblica a livello mondiale ed in particolare la violenza interpersonale viene evidenziata come fenomeno in crescente ascesa in tutto il mondo.

Accogliendo i richiami dell’OMS a rivolgere l’attenzione al fenomeno della violenza, in particolare la violenza interpersonale, il Comune di Livorno e l’Associazione LINK-ITALIA hanno sottoscritto questo innovativo protocollo d’Intesa.

 

L’assunto della collaborazione, è scritto nel protocollo, pone l’accento sulla violenza quale fenomeno complesso e correlato a modalità di pensiero e di comportamento, definite da una molteplicità di forze che trascendono i confini disciplinari anche in termini di strategie di prevenzione, trattamento e contrasto, come testimonia il Fenomeno LINK, intendendo con tale espressione la stretta correlazione esistente fra maltrattamento e/o uccisione di animali, violenza interpersonale e ogni altra condotta deviante, antisociale o e/o criminale.

In tal senso l’obiettivo è fornire strumenti nuovi per l’Italia relativamente

alla prevenzione, trattamento e contrasto della violenza e del crimine,

desiderando soprattutto partecipare ai vari tentativi di effettuare un cambio di paradigma rispetto al concetto di maltrattamento e/o uccisione di animali, dall’attuale crimine considerato di serie b, a reato grave di per sé e dalle gravissime implicazioni sociali.

In tal senso i partner abusatori minacciano di ferire o uccidono gli animali domestici per instaurare un clima di potere e controllo sulle vittime umane quali sono donne e minorenni.

D’altra parte il maltrattamento di animali agito da bambini o adolescenti, può essere espressione di una situazione familiare caratterizzata da abusi fisici, sessuali o psicologici.

I minorenni che maltrattano animali possono compiere successivi atti di bullismo sui compagni, fino ad una escalation di condotte che; in età adulta, possono implicare stalking, stupri, rapimenti, assalti, omicidi, fino agli omicidi seriali.

La violenza su animali in abito domestico è uno strumento di violenza psicologica ed intimidazione, molto efficace sulle vittime umane; le donne non se ne vanno di casa per non lasciare l’animale in balia del partner abusante.

 

Del resto anche quando la violenza su animali fosse esclusivamente minacciata; se la donna lasciasse l’abitazione, scatterebbe uno stalking ai danni di quest’ultima tramite violenze agite in danno all’animale.

Le sorti di animali e umani, quando si parla di violenza, sono quindi estremamente intrecciate.

 

Nel Global Status Report on Violence Prevention 2014, pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (U.N.D.P.) e dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il Controllo della Droga e la Prevenzione del Crimine (U.N.O.D.C.), emerge che i comportamenti antisociali causino più di 1,3 milioni di decessi ogni anno e un numero ancora superiore di feriti.

Contrastare la Violenza Interpersonale costituisce quindi una questione di vita o di morte. In questa cornice, contrastare la violenza su animali come atto di per sé, è ciò che può fare la differenza fra la vita e la morta umana.

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