Aree pubbliche 9 Giugno 2021

Mancano i bagni ai Tre Ponti, i giardinetti diventano gabinetti a cielo aperto

“Per attirare turisti occorre anche investire sul decoro della città

Il degrado nella zona dei Tre Ponti segnalato già nell’estate scorsa: urge intervento2

 

tre ponti veduta aereaLivorno 9 giugno 2021

“Se si vuole veramente far sì che il turismo, non quello di passaggio, diventi per Livorno una leva economica importante, occorre anche investire decisamente sul decoro della città”.

A sostenerlo è CNA, che rappresenta la maggioranza delle grandi baracchine attive del lungomare livornese da Antignano allo Scoglio della Regina che operano in beni di proprietà comunale.

La coordinatrice di CNA Turismo e Commercio Valentina Bonaldi afferma:

 

“All’inizio di agosto del 2020  fummo ricevuti dal sindaco insieme ai titolari dell’Acquamarina, la baracchina fissa che sorge ai Tre Ponti, in Largo Christian Bartoli, per evidenziare la situazione di degrado generale che si stava generando nella zona, sottolineando in particolare la mancanza di servizi igienici pubblici in numero adeguato al flusso di bagnanti e turisti.

Era forse tardi per l’estate scorsa, ma sicuramente abbondantemente in tempo per non trovarsi questa estate con il problema ancora irrisolto.

Già a quel tempo, come oggi, i giardinetti diventavano un gabinetto a cielo aperto.

Occorre sottolineare che i servizi igienici presenti nelle baracchine non sono bagni pubblici.

Anche quest’anno purtroppo sembra che non vengano ripristinati dal comune i servizi igienici pubblici presenti nella struttura in muratura sulla spiaggia dei Tre Ponti, e questo non sarebbe tollerabile:

se è così il Comune dovrebbe immediatamente sopperire in altro modo, magari attraverso l’installazione di bagni chimici che non saranno belli, ma sempre meglio dell’indecoroso spettacolo odierno.

Davanti al servizio igienico presente all’Acquamarina, si formano lunghe code e qualcuno che non può o non vuole aspettare utilizza diciamo impropriamente le siepi della baracchina.

Tutto ciò è indecente e la colpa sta anche nella mancanza di bagni pubblici”.

Il coordinatore sindacale di Livorno Alessandro Longobardi afferma:

 

“CNA ha iniziato un dialogo con l’amministrazione comunale per capire e programmare il futuro del lungomare livornese, una zona che in questi ultimi anni è notevolmente migliorata sia a livello estetico che di servizio all’utenza, grazie agli investimenti fatti proprio dai titolari delle concessioni delle baracchine.

Questo processo di miglioramento deve essere continuo, e gli imprenditori sono disponibili a fare nuovi investimenti sia sulle strutture che sulle aree intorno alle stesse.

L’estate 2020 è stata una stagione particolare, partita tardi ma con un ottimo flusso di turisti sulla costa.

Quella del 2021 si preannuncia altrettanto positiva, ma adesso i turisti hanno più possibilità di movimento e quindi di scelta.

Livorno per crescere nell’attrattività deve continuare a migliorare sia l’offerta di servizi tramite le imprese, che il decoro della città tramite l’amministrazione pubblica”.

“Una storia a parte – conclude Bonaldi – la hanno ovviamente le baracchine nella zona dalla Terrazza Mascagni allo Scoglio della Regina:  su queste stiamo aspettando in questi giorni risposte certe sulle intenzioni dell’amministrazione riguardo al progetto di riqualificazione complessivo; ci sono situazioni urgenti per le quali gli imprenditori non possono più aspettare per programmare gli investimenti e quindi gli adeguati livelli occupazionali”.

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