Manifestazioni pubbliche, i luoghi vietati a Cecina e Piombino
Manifestazioni pubbliche nei Comuni di Cecina e Piombino.
Adottate dal Prefetto le disposizioni attuative della direttiva del Ministro dell’Interno del 10 novembre scorso.
Il Prefetto Paolo D’Attilio, dopo quello riguardante il centro della città di Livorno, ha firmato due provvedimenti, adottati sempre in esecuzione della direttiva del Ministro dell’Interno del 10 novembre 2021, di temporanea interdizione allo svolgimento di pubbliche manifestazioni in due aree urbane dei Comuni di Cecina e Piombino, ritenute particolarmente critiche per la presenza di numerose attività commerciali e di ristorazione.
D’intesa con i Sindaci e i vertici provinciali delle Forze di polizia, nel corso di una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutosi nella tarda mattinata di ieri, sono state disciplinate le manifestazioni nei centri dei due comuni, tenendo in considerazione il necessario contemperamento dei diritti coinvolti.
«Anche a Cecina e Piombino – ha affermato il Prefetto al termine della riunione – abbiamo ritenuto opportuno individuare aree urbane di particolare rilievo per l’ordinato svolgimento della vita delle comunità cittadine, nelle quali sono state temporaneamente interdette le manifestazioni pubbliche. Sottolineo che, come per il capoluogo, anche per questi due comuni le valutazioni sono state svolte nella doverosa armonizzazione del diritto alla libera manifestazione del proprio pensiero con gli altri diritti costituzionalmente tutelati, come in particolare, quelli attinenti alla salute, allo svolgimento delle attività lavorative e alla mobilità dei cittadini».
Nel dettaglio, fino al termine dello stato di emergenza pandemica, sono interdette l’area pedonale ubicata nel centro cittadino di Cecina e, nell’area urbana di Piombino, Corso Vittorio Emanuele II nel tratto compreso tra piazza Cappelletti e piazza Bovio.