Mare Libero in azione sul litorale: concessioni demaniali scadute, l’accesso al mare è un diritto costituzionale, non un privilegio
Livorno 3 luglio 2025 Mare Libero in azione sul litorale: concessioni demaniali scadute l’accesso al mare è un diritto costituzionale, non un privilegio.
Nei giorni scorsi in alcune località balneari italiane; l’associazione nazionale Mare Libero (che promuove il rispetto della legalità, la tutela ambientale e la difesa delle spiagge libere come bene comune) ha organizzato giornate informative e presidi.
L’iniziativa si è svolta anche sul lungomare livornese, con la collaborazione di Attac, con un’azione di volantinaggio davanti agli accessi di alcuni stabilimenti balneari. Un gesto simbolico, ma concreto per informare i bagnanti che le concessioni demaniali marittime sono scadute e che l’accesso al mare è un diritto costituzionale, non un privilegio.
Durante l’iniziativa, molte persone si sono fermate, hanno chiesto informazioni e mostrato interesse.
“Sta crescendo la consapevolezza – dice Claudia Gazineo, attivista di Mare Libero – che le spiagge devono tornare a essere bene comune, libere e accessibili”.
La realtà, purtroppo, racconta ancora episodi gravi, come quello denunciato dalla stampa locale; la signora Mirella, 81 anni, si è vista negare il trasporto del lettino in spiaggia. Un gesto minimo di attenzione che le è stato riconosciuto solo dopo essersi rivolta alla stampa.
In questo contesto, la sentenza della Corte costituzionale n. 89 del 1° luglio 2025 rappresenta una svolta importante: la Corte ha dichiarato incostituzionali alcuni articoli della legge della Regione Toscana n. 30/2024, che prevedevano corsie preferenziali e indennizzi per i concessionari uscenti.
Una conferma autorevole di quanto Mare Libero sostiene da tempo: le concessioni sono scadute, e le spiagge devono essere restituite alla collettività attraverso procedure trasparenti ed eque.
Per questo, domenica 14 luglio, Mare Libero promuove la sua quarta “Presa della Battigia”, che si svolgerà sul litorale pisano, in un tratto molto frequentato da pisani e livornesi.
Un modo per affermare, ancora una volta, che il mare è di tutte e tutti. Nessuno può impedirne l’accesso.