Cronaca 1 Marzo 2018

Massacrato di botte in via Garibaldi mentre riattaccava un manifesto elettorale staccato.

Massacrato di botte in via Garibaldi mentre riattaccava un manifesto elettorale staccato.

Massacrato di botte in via Garibaldi mentre riattaccava un manifesto elettorale staccato.

Livorno – Massacrato di botte in via Garibaldi mentre riattaccava un manifesto elettorale staccato.

Durante la scorsa notte, “un militante di CasaPound Italia che stava tentando di riattaccare un manifesto strappato in via Garibaldi è stato assalito da quattro persone incappucciate e con bastoni alla mano. Prima il pestaggio, poi hanno sfondato i finestrini della sua auto, all’interno della quale era presente la compagna incinta, per fortuna rimasta illesa anche se sotto choc”. Il fatto è stato denunciato da  CasaPound.

L’uomo, E.G., trentasettenne di Livorno  è stato trasportato al pronto soccorso di Livorno in codice rosso ed è stato refertato con una prognosi di 30 giorni per naso rotto  e contusioni facciali. 

 

 

 

 

 

Sulla pagina Facebook di Casapound:

“Elezioni: CasaPound, aggrediti al grido di ‘fasci di merda’ e ‘tanto verrà un figlio fascista’

“Li hanno aggrediti al grido di “fasci di merda” e quando lui ha detto “fermi, lasciatela stare, lei è incinta”, hanno replicato “tanto verrà un figlio fascista” e hanno sfondato i finestrini dell’auto dove era seduta.

Questi i particolari che emergono sull’aggressione di cui sono stati bersaglio un esponente di CasaPound Italia e la compagna, che questa notte, intorno alle 4, mentre tornavano a casa, sono stati assaliti da quattro antifascisti con i cappucci alzati e i bastoni in mano.

Colpito ripetutamente, il militante di Cpi è finito al pronto soccorso in codice rosso e rischia di perdere un occhio, mentre la compagna, sotto choc, è fortunatamente rimasta incolume e ora si trova in caserma dai Carabinieri. A far scattare il pestaggio il fatto che l’esponente di CasaPound si fosse fermato in via Garibaldi per rimettere a posto un manifesto elettorale che era stato strappato”.

“E’ incredibile quello che sta accadendo in Italia – sottolinea il segretario nazionale di CasaPound Italia Simone Di Stefano – Mentre le più alte cariche dello Stato vanno manifestando e lanciano allarmi sul sedicente pericolo fascista, gli antifascisti lanciano cacce all’uomo, rivendicano con orgoglio brutali pestaggi, aggrediscono e insultano le forze dell’ordine nella totale impunità.

Al nostro militante gravemente ferito, va la più totale solidarietà e vicinanza del movimento.

Al ministro Minniti, invece, che non ha ritenuto di spendere una parola sulle minacce di chi ha promesso di mettere a ferro e fuoco Roma per impedirci di parlare al Pantheon questo pomeriggio, annunciando una manifestazione senza autorizzazione nella ‘green zone’, chiediamo invece cosa si debba aspettare ancora per intervenire. Gesti vigliacchi come questi, o come quelli di Torino, Piacenza, Palermo, non fanno altro che rendere plasticamente evidente qual è la verità storica del periodo in cui viviamo: un movimento come CasaPound che si organizza, si impegna, si presenta alle elezioni e cerca di cambiare il mondo facendo politica e una massa di vecchi partiti che, pur di mantenere il loro posto alla guida del paese, cedono ai ricatti dei violenti”.

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