Cronaca 20 Febbraio 2024

Maternità, donata scultura in memoria dell’ostetrica Lina “Bubi” Lenzi

Maternità, donata scultura in memoria dell'ostetrica Lina Bubi LenziLivorno 20 febbraio 2024 – Maternità, donata scultura in memoria dell’ostetrica Lina “Bubi” Lenzi in servizio per oltre 30 anni nel reparto livornese

É stata consegnata al reparto di Ostetricia e Ginecologia una scultura in memoria dell’ostetrica Lina “Bubi” Lenzi, deceduta lo scorso anno, che per oltre 30 anni ha prestato servizio in Maternità facendo nascere migliaia di piccoli livornesi.

“Accogliamo con grande piacere – dice Sergio Abate, direttore Ostetricia e Ginecologia Livorno – il ricordo di una delle figure ostetriche storiche del nostro reparto. Sono molti anni che Lina Lenzi ha lasciato il nostro reparto, ma nonostante questo è rimasto vivo il ricordo della sua umanità, professionalità e grande disponibilità verso i colleghi così come verso le partorienti. Per questo ringraziamo lei per aver fortemente voluto questa donazione e la famiglia per aver confermato le sue disposizioni”.

“Mia madre dal 1954 al 1986 – ricorda Alessandro Mariani, figlio dell’ostetrica Lina Lenzi – ha dedicato tutta la sua vita alla sua professione tant’è che era stata insignita del premio Piola, un grande riconoscimento per le ostetriche e anche dopo aver lasciato il reparto non ha mai interrotto i rapporti. Negli ultimi anni, quando cominciava a sentire il peso dell’età ha sempre espresso il desiderio che questa statua dedicata alla “maternità” e che le era stata regalata per il suo pensionamento potesse tornare proprio in reparto quasi a chiudere idealmente un cerchio aperto 70 anni fa. Il reparto è ovviamente molto cambiato negli anni, ma lei arrivata nel dopoguerra ha fatto crescere la sua famiglia con l’idea di un servizio pubblico sanitario che potesse assicurare a tutti cure e assistenza”.

“Lina – conferma Marzia Marinari, ostetrica ancora in attività che l’aveva conosciuta nei suoi primi anni di servizio – è stata una grande donna e una grande professionista.

Dette una spinta decisiva alla mia scelta quando decisi di intraprendere questo lavoro. Nacque subito una sincera e anche quando lasciò il reparto è sempre rimasta un punto di riferimento per molte di noi. Anche la sua scelta di abitare vicino all’ospedale non era frutto del caso, ma della sua volontà di essere sempre vicina e quindi pronta e disponibile per intervenire”.

“In quasi cento anni di storia – commenta Luca Carneglia, direttore presidio ospedaliero di Livorno – sono tantissime le persone che hanno lavorato nel nostro presidio ospedaliero e molte, anche dopo anni, sono rimaste comunque riferimento umano e professionale per le generazioni che sono venute dopo. Lina Lenzi rientra sicuramente tra questi e credo sia giusto non perderne il ricordo e l’esempio che hanno dato”.

Dai ricordi che sento raccontare della collega Lina – ammette Cinzia Luzi, direttrice Assistenza Ostetrica dell’Azienda USL Toscana nord ovest – emerge un senso di attaccamento e quell’amore che da sempre caratterizzano una professione totalizzante come la nostra come dimostra il fatto che anche al termine del suo cammino ha avuto un ultimo pensiero per il suo reparto. Spero che le nuove generazioni possano prendere ispirazione ed esempio nelle loro attività di ogni giorno”.

Presente alla donazione della statua a carattere sacro anche il cappellano ospedale di Livorno, don Placido Bevinetto che ha voluto ringraziare Lina Lenzi per aver messo a disposizione le sue mani per accogliere al mondo migliaia di nuove vite e aver fornito un modello di unicità, santità ed eroicità nello svolgimento del proprio lavoro.

Alla cerimonia erano presenti anche Marzia Chellini (responsabile ostetriche Zona Livornese) e Paola Favuzzi (Coordinatrice Ostetrica Maternità Livorno).

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