Aree pubbliche 12 Luglio 2020

“Mentre la povertà avanza, la Regione regala soldi ai cacciatori”

Associazione Gabbie Vuote: "L'80% dei cittadini è contro a questa pratica aberrante negoziata come 'amore per l'ambiente'"

cacciatore caccia 2Livorno, 12 luglio 2020 – Scrive in una nota l’Associazione Gabbie Vuote:

“Mentre imperversa la pandemia, l’economia retrocede, la disoccupazione aumenta e la povertà avanza, la Regione Toscana regala soldi ai cacciatori”.

“La Regione Toscana, fra i tanti problemi che dovrebbe affrontare ne ha affrontato uno ritenendolo pioritario: ha emanato una nuova legge sulla caccia.

Dimenticando l’80% dei cittadini contrari a questa pratica aberrante,

assurda per la civiltà del terzo millennio, ma negoziata come:

  • amore per l’ambiente (disperdendo piombo nell’acqua e nel suolo, le cartucce..),
  • tutela della fauna selvatica (ammazzando esseri senzienti prima sterminati e poi importati, accecando uccelli per farne richiami vivi….),
  • protezione dell’agricoltura (invadendo fondi privati grazie a una legge fascista mai abrogata…),
  • difesa degli interessi umani (collezionando ogni anno più di 100 vittime umane dichiarate effetti collaterali….),
  • cura dell’ecosistema (alterando i boschi, destrutturando gruppi animali, depauperando la biodiversità, introducendo fauna alloctona, …..),
    (omissis, ndr)

………

la Regione Toscana ha preferito accontentare i circa 7.000 cacciatori del territorio (anziani e in decrescita continua).

Ma siamo certi che siano i cacciatori ad essere presi in considerazione e non gli armieri? Quella potente, miliardaria categoria che resta dietro le quinte ma come in un teatro di pupi siciliani manovra la politica del cosiddetto Assessorato all’agricoltura, caccia e pesca?

La legge obiettivo n. 10/2016 per il controllo degli ungulati, in 20 mesi di caccia ha visto la morte di decine di migliaia di cervi, daini, caprioli tra cui una specie rappresentata da quantità minima come i mufloni (500-1000?) e di 198.337 cinghiali per contenerne l’abnorme numero sfacciatamente enunciato, anche in mancanza di censimenti e in contrasto con il parere di Luigi Boitani (biologo, tra i massimi esperti mondiali di fauna selvatica) che ha affermato “Che io sappia non esistono censimenti di qualità scientifica; in Toscana dei cinghiali vivi non si sa molto, solo stime soggettive, opinioni personali”.

Allora si presentano con forza le domande:

  • perchè ancora una nuova legge quando l’art. 117 comma s della Costituzione attribuisce allo Stato la potestà legislativa sull’ambiente e l’ecosistema?
  • perchè si aumentano i finanziamenti agli ATC?
  • perchè si dimezza la tassa che serve a risarcire i danni all’agricoltura?
    e ancora:
  • perchè si dimentica l’acclamato New Deal che l’Europa ha programmato per combattere il cambiamento climatico e le sue correlazioni?
  • perchè i morti umani non contano?
  • perchè milioni di animali tra cui specie a rischio vengono uccisi in un mondo che implora la tutela della biodiversità?
  • perchè ancora le armi e sempre le armi, e le fabbriche non si riciclano in una perfetta economia circolare?
  • perchè nonostante la conferenza di Quito per l’eliminazione del piombo dalle cartucce entro il 2017, questo veleno è sempre in auge?
  • perchè una legge fascista del 1945 vige ancora, confermando che “la legge non è uguale per tutti”?

Risposte che non verranno certamente da chi rema per tornare al medioevo.