Mercatini a Livorno, la Regione risolve i dubbi dell’amministrazione pentastellata
assessore al commercio Stefano Ciuoffo. "Non serve una procedura ad evidenza pubblica"
Mercatini a Livorno, la Regione: “Norme chiare e nessun dubbio”
FIRENZE – Serve una gara solo in caso di mercati, fiere e fiere promozionali di cui il Comune intenda affidare la gestione ad un soggetto esterno. Per tutte le altre manifestazioni commerciali straordinarie l’affidamento può essere invece fatto in base ad altri criteri.
Dopo lo stop annunciato sulle cronache cittadine di oggi da parte del Comune di Livorno per tutti i mercatini occasionali che soprattutto la domenica animano spesso il centro storico, la Rotonda e il lungomare – un blocco motivato per presunti dubbi su come interpretare le nuove regole del Codice del Commercio della Regione – arriva la precisazione dagli uffici fiorentini e dall’assessore al commercio Stefano Ciuoffo. “Non serve una procedura ad evidenza pubblica” spiegano. Se il dubbio era questo, il dubbio è dunque risolto. “Non vorremo però – commenta l’assessore – che la presunta non chiarezza della norma nascondesse la non chiarezza delle scelte comunali”.
“Con il Codice del Commercio approvato a novembre dello scorso anno – prosegue e spiega – abbiamo cercato di portare chiarezza nella gestione delle numerose e complesse realtà organizzative del sistema commerciale regionale. Ce ne hanno dato atto tutti i soggetti pubblici e privati che hanno lavorato per molti mesi con noi prima dell’approvazione della nuova legge. Sul tema specifico, il contenuto della norma risulta essere chiaro e non necessita di ulteriori interventi normativi ma abbiamo ritenuto, al fine di evitare speculazioni, di chiarirlo con una nota che verrà inoltrata nei prossimi giorni a tutti i comuni da parte degli uffici competenti”.
La nota, illustrano gli uffici, ribadirà la definizione di manifestazione commerciale a carattere straordinario come “la manifestazione finalizzata alla promozione del territorio o di determinate specializzazioni merceologiche, all’integrazione tra operatori comunitari ed extracomunitari, alla conoscenza delle produzioni etniche e allo sviluppo del commercio equo e solidale nonché alla valorizzazione di iniziative di animazione, culturali e sportive”.
Per le manifestazioni commerciali a carattere straordinario è previsto che il Comune rilasci le concessioni, stabilisca i requisiti dei soggetti che partecipano, individui i posteggi e i criteri per la loro assegnazione nonché le modalità e i termini per la presentazione delle domande.
La legge regionale non esclude che la gestione delle manifestazioni commerciali a carattere straordinario possa essere affidata a un soggetto diverso dall’amministrazione comunale, ma con regole diverse da quelle per mercati, fiere e fiere promozionali appunto.