Livorno 26 febbraio 2025 Mercoledi 26 febbraio in collaborazione con Capire un’H, ‘Elephant man’ al cinema 4 Mori
Nel gennaio scorso moriva improvvisamente a 78 anni David Lynch, il grande regista americano nato nel Montana il 20 gennaio 1946, era pittore, sceneggiatore, produttore,vincendo Palme,Leoni e un Oscar alla carriera nel 2019. Sempre fumando troppo. Il cinema 4 Mori ha dedicato un’ampia retrospettiva al regista riscuotendo consensi di pubblico e dando la possibilità di consumare nell’intervallo la pizza preparata dal locale inclusivo Wonder. A conclusione della rassegna in collaborazione con l’Associazione “Capire un’H” verrà presentato al cinema 4 Mori il 26 p.v. alle 21.15 il film che rese famoso l’allora giovane regista, “Elephant man”, 1980, prodotto dal regista di “Frankenstein jr” Mel Brooks. Il film è l’ impressionante racconto di un uomo deforme d’epoca vittoriana, John Merrick, che sconvolgeva Lynch ogni volta che rivedeva il film, come dichiarò durante una conferenza stampa alla Festa del cinema di Roma e che conquistò 8 candidature all’Oscar. Lynch era solito mescolare cinema(Velluto blu, Cuore selvaggio) e Tv con la celebre serie i “Segreti di Twin Peaks” nella quale Lynch ambienta la storia in una piccola città inquietante e misteriosa dove Kyle Mac Lachlan conduce un’indagine sulla morte di Laura Palmer, una studentessa. Sei episodi, dall’8 aprile 90 su ABC, che passano da fenomeno cult a serie di massa, guadagnando la copertina di Time e litigando con i gestori della piattaforma non volendo Lynch rivelare l’identità dell’assassino. Il regista non si ferma e regala ai suoi ammiratori lo strepitoso e decostruito, “Mulholland drive”, nato in tv ma poi seconda Palma a Cannes, seguito dall’ultimo, digitale, “Inland empire”. In un libro a lui dedicato “Io vedo me stesso” indispensabile per comprendere l’arte di Lynch scriveva ”Ci sono cose che non possono essere espresse con le parole; ed è all’incirca questa la natura della pittura ed è anche quella del linguaggio cinematografico. Ciò che si può dire con un film non può essere espresso a parole. E’ questo il bello del cinema” .Elephant man è un atto d’amore nei confronti della diversità e della malattia ma anche la denuncia del bullismo e dell’insensibilità combattuta dall’Associazione ‘Capire un H.’
Il Presidente, il Direttore Generale, il Direttore Artistico del Settore Cinema, il Consiglio di amministrazione e La Biennale di Venezia espressero sincero cordoglio per la scomparsa del grande regista David Lynch, uno dei registi che hanno maggiormente influenzato il cinema d’autore contemporaneo ricordando che La Biennale di Venezia gli attribuì nel 2006 il Leone d’Oro alla carriera della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica