Mezzi pubblici e Coronavirus, Usb interviene sulla distanza di un metro a tutela di lavoratori e utenti
Livorno 7 marzo 2020 – Trasporto pubblico e coronavirus, il sindacato Usb scrive a CTT Nord, Comune di Livorno e Province, Comune di Pisa e Province, Regione Toscana, Prefetture e Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti.
“In applicazione del Dpcm 4 marzo 2020 – misure riguardanti il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus -, e in partcolare del punto d) dell’Allegato 1 – mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro – e del punto h) dell’Art. 2 – le aziende di trasporto pubblico anche a lunga percorrenza adottano interventi straordinari di sanificazione dei mezzi -, a tutela dei lavoratori siamo a chiedere con urgenza quanto segue:
• immediata sospensione sine die della vendita a bordo dei titoli di viaggio e affissione di relativo avviso ove sia specificato che non sarà possibile rivolgersi al conducente neanche per richieste d’informazioni;
• immediata installazione di dispositvi per la delimitazione dell’area della postazione di guida, al fine di evitare che i conducenti siano esposti al contatto con l’utenza a una distanza inferiore a 1m;
• cambio temporaneo di mansione, per tutto il perdurare dell’emergenza, per i lavoratori impiegati in verifica ttoli di viaggio;
• immediata dotazione a tutto il personale di adeguate mascherine di protezione, guanti monouso e soluzione disinfettante per mani;
• sospensione dell’utlizzo della porta anteriore per la salita e/o la discesa dell’utenza, con affissione di relativo avviso leggibile dall’esterno;
• affissione di etichette certficanti la sanificazione quotidiana delle vetture;
• esposizione delle misure di prevenzione igienico sanitarie su tutte le vetture.
Riteniamo superfluo sottolineare il carattere emergenziale e la conseguente necessità d’immediatezza d’attuazione dei provvediment sopraelencati al fine di tutelare la salute dei lavoratori e contrastare fattivamente la diffusione del virus”.