Coronavirus (Covid-19) Milano, un78enne risultato positivo. 2 casi sospetti a Pisa e in Umbria
ITALIA 22 FEBBBRAIO 20202 – E’ un uomo di 78 anni l’anziano di Sesto San Giovanni (Milano) risultato positivo al Coronavirus.
L’uomo è ricoverato al San Raffaele da una settimana.
Intanto si stanno ricostruendo tutti i suoi movimenti e quelli di sua moglie, che ha qualche anno meno di lui.
L’uomo sarebbe stato ricoverato da una settimana e ora si deve capire con chi è entrato in contatto prima del ricovero.
Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni. “Stiamo facendo tutte le verifiche e applichiamo il protocollo previsto dal ministero”
Coronavirus, caso sospetto a Pisa. Analisi anche su altre persone
Sotto osservazione un’operatrice sanitaria
L’operatrice sanitaria si troverebbe presso la sua abitazione a Pisa con il sospetto di avere contratto il Coronavirus.
La donna è tuttora “in valutazione” e già nelle prossime ore si potrebbero avere delle risposte più certe agli esami cui è già stata sottoposta.
Per il momento dall’azienda ospedaliera facomunicano che “non ci sono ancora elementi per poterlo definire tale (ossia sospetto).
La persona in questione è a casa e non ricoverata. Nel corso della giornata verrà effettuato il tampone e poi si sapranno gli eventuali risultati”.
Coronavirus, caso sospetto in Umbria. Ha avuto contatti con un malato in Lombardia
La Regione: “E’ in isolamento. Non ci sono attualmente motivi di preoccupazione”
E’ stato segnalato in Umbria un caso che presenta caratteristiche di “sospetto”, la comunicazione è stata resa durante la riunione della Task Force attivata dalla Regione per fronteggiare e prevenire la diffusione dell’infezione,
Si tratta di un soggetto, ora in isolamento, ospitato in una piccola struttura ricettiva umbra che presenta sintomi respiratori e che avrebbe avuto contatti in tempi recenti con un soggetto che pare abbia contratto l’infezione da Coronavirus in Lombardia.
La Regione precisa che “le organizzazione sanitarie regionali si sono attivate per ospedalizzare la persona con sintomi e mettere in sicurezza tutti i contatti, al fine di annullare il rischio della collettività”.