Cronaca 20 Aprile 2020

“Misure ancora insufficienti per far ripartire l’economia”

L'appello di Forza Italia al Presidente del Consiglio Conte

prestito, soldi, banca (3)Livorno 20 aprile 2020 – Chiara Tenerini Coordinatore provinciale Livorno – Forza Italia:

Due parole, Signor Presidente del Consiglio: le misure economiche a sostegno delle aziende duramente colpite dal coronavirus varate dal Governo Conte sono insufficienti e, al momento, difficili da applicare.

Il blocco dei pagamenti delle rate dei finanziamenti di privati e aziende e l’immissione di nuova liquidità, sulla carta sembravano provvedimenti urgenti e immediatamente eseguibili, in realtà oggi, 19 aprile, dopo troppi giorni dall’annuncio di Conte, nel quale affermava una potenza di fuoco immediata; banche, cittadini e professionisti, non hanno ancora idea di come e dove muoversi.

La procedura per la sospensione dei mutui prima casa dei privati è lunga e lenta, sfido chiunque a dire: “a me la banca ha già bloccato le rate”… è necessario che il Governo Conte velocizzi un processo così lento e farraginoso! È necessario che il Governo Conte allarghi anche ad altre operazioni le sospensioni dei finanziamenti privati.

Gli Istituti di credito oggi fanno fatica a dare informazioni precise, anche e soprattutto, alle quotidiane richieste di molte aziende che vorrebbero accedere alla nuova liquidità, attraverso il credito bancario agevolato e garantito. Mancanza di indicazioni precise e modifiche sui tassi di interesse, prima tasso zero e poi 1%, 2%, sono parte delle molte incognite.

Si sommano le preoccupazioni di molti professionisti ed imprenditori su di una eventuale valutazione del merito creditizio da parte delle banche.

“Capacità di rimborso del debito” e “solvibilità” sono concetti chiave che normalmente permettono di concedere nuova finanza.

Da oltre 10 anni, infatti, le banche ci hanno riempito la testa con “Basilea”, direttive e regolamenti di Consob e Banca d’ Italia, il sistema bancario italiano, ormai da anni è “obbligato”, AL MASSIMO, a finanziare le aziende fino al 30% del loro fatturato. Le banche cercheranno di consolidare i fidi in essere, con il nuovo rateale totalmente garantito dallo Stato?

L’ eventuale consolidamento degli affidamenti, dunque, potrebbe non permettere alle aziende di avere la liquidità necessaria per ripartire, quella liquidità persa in marzo, aprile, maggio e via dicendo.

Il provvedimento del Governo è purtroppo troppo lacunoso e inadeguato alla reale necessità delle aziende. Rischia di premiare attività aperte a marzo 2019 rispetto a quelle aziende che con enormi sacrifici stanno sul mercato da anni.

Sarebbe stato giusto ed opportuno, premiare con immediata velocità, con l’accesso vero a nuova liquidità, quelle aziende colpite nel loro business a causa del COVIT 19, aziende che devono ripartire perché parte sana e produttiva del nostro paese, aziende che devono investire in una nuova organizzazione, sulla formazione dei propri dipendenti, perché il mondo del lavoro è cambiato in una notte e in tanti a questo non erano ovviamente preparati”.

 

 

 

 

 

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