Mobilità in deroga. C’è la delibera ma rimangono i problemi
“La Regione Toscana ha deliberato, in data 9 agosto, le linee guida per la mobilità in deroga per l’anno 2017, trattamento riconosciuto per le aree di crisi complessa di Livorno e di Piombino con riferimento ai comuni di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo e di Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo e Suvereto.
Strumento che potrà dare una boccata di ossigeno ai lavoratori che sono iscritti allo stato di disoccupazione o che sono stati licenziati da una unità produttiva delle aree sopracitate, o che hanno beneficiato – a seguito di licenziamento – della indennità di mobilità o che risultano beneficiari, alla data del 1° gennaio 2017, del trattamento di mobilità ordinaria o di eventuale mobilità in deroga che scade nell’arco del 2017 stesso.
Si tratta di uno strumento fortemente richiesto dal sindacato per far fronte ad emergenze in attesa del lavoro che ad oggi stenta a riprendere; per la Cgil comunque rimangono aspetti da modificare, cioè: 1) il recupero dei lavoratori che hanno goduto della mobilita di tre mesi erogata nel 2017 per gli anni 2015 e 2016, che ad oggi sono esclusi. 2) l’erogazione dell’indennità anche a tutti coloro che, non sapendo del provvedimenti, hanno trovato una occupazione anche per pochi giorni, e che per questo motivo sono penalizzati rispetto a coloro che non hanno neppure cercato lavoro oppure erano a conoscenza del provvedimento.
Pertanto, pur ritenendo valido lo strumento della mobilita in deroga, riteniamo che i criteri adottati siano assolutamente iniqui e chiediamo al governo di intervenire e correggere il provvedimento”.
Mirko Lami, segreteria Cgil toscana, e Fabrizio Zannotti, segretario generale Cgil Livorno