Cronaca 26 Gennaio 2018

Moby Prince, Nogarin: tutti gli atti sono sul sito del comune, diffondeteli

Filippo Nogarin: “pubblico qui l’intervento che ho fatto oggi in apertura del Consiglio comunale, dopo la pubblicazione della relazione finale della commissione parlamentare d’inchiesta sulla strage del Moby Prince.

Abbiamo pubblicato tutti i documenti, allegati compresi, sul sito del Comune di Livorno.
Li trovate a questo link (goo.gl/YJnek7).
Diffondeteli e fateli leggere a più persone possibile.

 


“Buongiorno a tutti,

la mia prima comunicazione di questo pomeriggio è dettata dall’esigenza di informare tutti voi, che lo sapete benissimo, e contemporaneamente tutti i nostri concittadini di una verità ormai assodata: per 27 anni Livorno ha vissuto in una condizione di parziale sospensione dello Stato di diritto.

Il meccanismo dei pesi e dei contrappesi su cui si fonda la democrazia occidentale moderna si è sfaldato e ha rinunciato a cercare la verità sulla strage del 10 aprile del 1991 quando, in seguito a uno scontro con la petroliera Agip Abruzzo ancorata in rada a circa 2miglia e dall’ingresso del porto di Livorno, il traghetto Moby Prince ha preso fuoco, determinando la morte di 140 persone.

Tutto questo è stato messo nero su bianco dopo due anni di lavoro dalla Commissione parlamentare d’inchiesta nella sua relazione conclusiva presentata giusto ieri pomeriggio in Senato.
Un documento che dovrebbe essere diffuso nelle scuole, nei bar, nei centri di aggregazione. Tutta la città deve conoscere come si sono svolti i fatti.
Tutta la città deve sapere che, per anni, chi aveva il dovere di fare le domande giuste alle persone giuste ha preferito non farle. Tutta la città deve sapere che alcuni poteri e contropoteri dello Stato hanno preferito coprirsi l’uno con l’altro, invece di contribuire a rendere giustizia alle migliaia di persone che hanno perso un loro caro in quella maledetta sera.
Ho chiesto all’ufficio stampa di realizzare un banner sul sito del Comune da cui sarà possibile per tutti scaricare le 132 pagine della relazione della Commissione, oltre ai relativi allegati. Un gesto più simbolico che altro, visto che è possibile trovare la relazione anche su altri siti internet, ma l’importante è mandare un segnale chiaro: la verità deve essere alla portata di tutti ed è giusto che il Comune di Livorno sia in prima linea in questa sfida.

Per 27 anni la città di Livorno e soprattutto i famigliari delle 140 vittime della strage del Moby Prince sono stati imprigionati dentro un castello fatto di bugie, omissioni e titubanze.
Ci hanno detto che la collisione era stata provocata dalla nebbia in mare. La nebbia non c’era. Ci hanno detto che le persone a bordo sono decedute in meno di mezz’ora e dunque era impossibile salvarle. Non è così. Ci hanno detto che la posizione della petroliera era corretta. Nemmeno per idea.
L’unica nebbia, quella sì estremamente fitta e difficile da far diradare, è quella che ha oscurato fino a ieri la verità.

Quella verità che è venuta a galla grazie alla tenacia di alcune persone in particolare: Loris Rispoli e Angelo Chessa su tutti. Ma anche grazie a decine di parlamentari che non si sono arresi di fronte a mille resistenze. E’ il buono della politica, che c’è ancora e che quando vuole ha il potere di cambiare la storia.
Da ieri, grazie al lavoro compiuto dai parlamentari della Commissione d’inchiesta, lo Stato può tornare a guardarsi allo specchio. Verità è fatta. Ora aspettiamo la giustizia”.