Molotov lanciata contro la villa di un russo a Castiglioncello, denunciato un secondo ucraino
Castiglioncello (Rosignano Marittimo, Livorno) 30 novembre 2024 Molotov lanciata contro la villa di un russo a Castiglioncello, denunciato un secondo ucraino
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Livorno, a conclusione di approfondita attività d’indagine, hanno individuato e denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Livorno anche il secondo presunto autore ritenuto responsabile del reato di incendio aggravato dall’odio razziale perpetrato nella serata di domenica 10 aprile 2022 ai danni della Villa Pontello di Castiglioncello di proprietà di un imprenditore russo.
I primi rilievi tecnici effettuati dai militari del Nucleo Investigativo avevano consentito di accertare che una bottiglia lanciata contro l’ingresso della predetta villa era in realtà una tanica in plastica contenente benzina che si era poi distrutta con la combustione, provocando un incendio che aveva danneggiato il portone d’ingresso, la pavimentazione e il sistema di videosorveglianza.
I carabinieri, all’esito della prima fase delle indagini, attraverso anche l’analisi di estratti video dei sistemi di videosorveglianza utili, sia pubblici che privati, interpolati con informazioni acquisite, avevano individuato un uomo sulla cinquantina di origini ucraine ritenuto responsabile, quindi coindagato per l’azione incendiaria al cancello di ingresso dell’abitazione del cittadino russo; il fatto sarebbe aggravato dall’odio razziale e nazionale derivante dall’attuale conflitto tra Russia e Ucraina.
La prosecuzione delle meticolose attività investigative sulle circostanze del movente, hanno condotto i militari dell’Arma a raccogliere significativi elementi tanto più chiarire in modo inequivocabile la dinamica del reato risalendo così al rintraccio del complice.
Si tratta di un connazionale anch’esso sulla cinquantina residente in zona, pregiudicato e già conosciuto dalle forze dell’ordine che, anche dai diversi indicatori emersi, avrebbe agito per motivi verosimilmente riconducibili a rancori nazionalistici dovuti all’invasione russa dell’Ucraina.
L’esito complessivo della dettagliata ricostruzione, afferente all’intera dinamica incendiaria, è stato perfezionato anche con l’apporto degli approfondimenti condotti dall’aliquota investigazioni scientifiche in forza al Nucleo Investigativo di Livorno, interpolati con le emergenze di tipo tecnico e informativo acquisite dal medesimo Nucleo.
A consuntivo di tutte le attività di verifica e accertamento svolte, l’uomo è stato deferito dai Carabinieri all’AG di Livorno competente per il reato di incendio aggravato dall’odio nazionale.