Morì in cella, la famiglia Lonzi vuole nuove indagini e il gip di Livorno si riserva
Livorno 21 febbraio 2020 – La famiglia Lonzi chiede nuove indagini, il legale: costole rotte estranee a infato ed il gip di Livorno si riserva di decidere per la morte in carcere di Marcello Lonzi.
Ll’avvocato della famiglia, Serena Gasperini, ha fatto opposizione alla richiesta di archiviazione del caso chiesta dalla procura.
Lonzi morì in cella l’11 luglio 2003. Aveva 29 anni. Venne stabilito che il decesso fu causato da un malore, un infarto cui seguì una caduta in cui riportò lesioni alle testa e al corpo.
La famiglia però sospetta che il 29enne sia stato vittima di un pestaggio e col suo legale ha chiesto al gip che un approfondimento delle indagini da svolgere anche con la ‘bpa’, cioè l’analisi delle tracce di sangue per capire se le ferite sul corpo se le sia procurate cadendo, mentre stava morendo, oppure no.