Morte in porto: “A rimetterci la vita sono sempre lavoratori sottopagati e sottoposti a ritmi insostenibili”
Livorno 07 settembre 2019 – Sinistra Italiana Livorno si esprime in merito all’ultimo morto sul lavoro nel porto di Livorno: “In pochi mesi un altro marittimo è morto nelle acque dell’Alto Fondale del porto di Livorno.
Era al lavoro sulle paratie della nave da crociera come addetto alle pulizie, come mille altre volte, rischiando come mille altre volte per l’inosservanza forse delle misure di sicurezza mai troppo adeguate e stringenti sui grandi giganti del mare.
Era giovane e resta poco da dire perché saranno le indagini a chiarire le dinamiche ed i perché di questa morte.
Restano nodi enormi da sciogliere rispetto all’applicazione ferrea delle procedure di sicurezza, in terra e in mare per chi arriva e riparte da Livorno.
A rimetterci la vita sono sempre lavoratori sottopagati e sottoposti a ritmi insostenibili.
Ridurre alla fatalità ogni incidente diventa sempre più difficile, soprattutto quando entrano in gioco dinamiche che riguardano tempi e modalità di gestione del lavoro di un personale marittimo sempre più sfruttato e sempre meno specializzato al quale si chiede sempre di più in termini di resa per poche lire, in barba alla sicurezza.
Il far west delle regole fa sentire il suo peso ogni volta che accade un incidente, poi tutto passa in cavalleria per tornare al frenetico lavoro di arrivi e partenze rispettando una tabella di marcia che non si può interrompere. Resta da dire che il personale di terra che accoglie, controlla ciò accade in banchina sui traffici di uomini e merci, poco può su ciò che l’occhio non vede e accade dentro le navi.
Il groviglio normativo che disciplina il lavoro dei marittimi si intreccia ai protocolli vigenti in Europa e nel Paese ma ogni Compagnia Armatoriale ha regole interne tutte sue e molto dipende dalla bandiera issata sul pennone.
Servirebbe iniziare a dire che se il mare non ha confini, nemmeno chi li naviga dovrebbe averne, e tutto ciò dovrebbe valere per le regole che tutelano i lavoratori che provengono da tutti e cinque i Continenti.
Non vogliamo più lavoratori morti dentro e fuori dal porto di Livorno”.
Circolo Territoriale SI Livorno CollesalvettI