Mostra “Vittore Grubicy”, sabato visita guidata a tema
“Vittore Grubicy talent scout. Fra scapigliati, divisionisti e simbolisti”, visita guidata a tema
Appuntamento sabato 16 aprile alle 18 al Museo della Città
In occasione della nuova mostra “Vittore Grubicy De Dragon. Un intellettuale-artista e la sua eredità. Aperture internazionali tra divisionismo e simbolismo” al Museo della Città di Livorno (piazza del Luogo Pio) che sarà aperta al pubblico fino al 10 luglio 2022, sabato 16 aprile la Coop. Itinera propone una visita guidata speciale per scoprire da vicino le figure di artisti patrocinati dall’attento occhio critico di Vittore Grubicy De Dragon.
Vittore era entrato giovanissimo nell’ambiente artistico, frequentando la bohème scapigliata – da Cremona a Ranzoni – e imparando a distinguere la buona pittura a tal punto che una volta divenuto titolare della galleria Pietro Nessi, iniziò a instaurare rapporti con una prolifica schiera di brillanti artisti, in cambio dell’esclusività sulla loro produzione, facendosi carico del loro sostentamento.
La mostra, a cura di Sergio Rebora e Aurora Scotti Tosini, promossa da Fondazione Livorno e realizzata da Fondazione Livorno – Arte e Cultura in collaborazione con il Comune di Livorno, getta luce sulla straordinaria figura di Vittore Grubicy De Dragon gallerista, promoter, scopritore di talenti e artista.
La visita guidata dal titolo “”Vittore Grubicy talent scout. Fra scapigliati, divisionisti e simbolisti” si focalizzerà sui rapporti tra Grubicy, Tranquillo Cremona, Angelo Morbelli, Gaetano Previati e Giovanni Segantini, per conoscere le storie di questi artisti tra Scapigliatura, divisionismo e simbolismo.
Costi: ingresso alla mostra intero € 8, ridotto € 5; visita guidata € 2 a partecipante
Info e prenotazioni: Segreteria Museo della Città 0586 824551, prenotazionigruppi@itinera.info
Su richiesta, nelle giornate di sabato e domenica, alle ore 17.00, sarà possibile visitare con una guida anche la sezione contemporanea permanente del Museo, con opere di importanti autori del Novecento entrate nelle collezioni civiche livornesi tra gli anni ’60 e ’70 grazie al Premio Modigliani e al Museo Progressivo d’arte contemporanea di Villa Maria.