Cronaca 6 Febbraio 2022

Movida, giovani, alcolici, e l’atteggiamento di sindaco e questore. L’intervento dell’M5S

stella sorgente consigliere comunale m5s (2)

Stella Sorgente, consigliere M5S

Livorno 6 febbraio 2022

Il Gruppo M5S interviene sui fatti di Via Roma e l’atteggiamento di sindaco e questore

Ricordate la letterina del Sindaco ai giovani del 10 agosto 2020? “Ciao, ti rubo qualche minuto per condividere con te alcune riflessioni…”

Fu subito chiaro dai contenuti che l’interesse non era di dire qualcosa di sensato ai giovani ma quello di far passare l’immagine di un Sindaco che… lui sa come parlare ai giovani.

Si sa, prima o poi anche i giovani, votano.

Quello che è accaduto nella centralissima via Roma nel cuore della notte è grave anche perché indebolisce il patto che i cittadini pagando le tasse stipulano con le istituzioni per vivere in una città civile e tranquilla.

Leonardo Apolloni, in risposta alla letterina da fratellone maggiore di Salvetti, scriveva che:

dire a dei minori “bevi per il gusto di bere e non per buttarla di fuori” e “guida con prudenza e solo quando sei in condizioni di farlo in sicurezza”

 

significava accettare nella sostanza sia la vendita di alcol a dei minorenni, che disconoscere la norma del tasso alcolico 0 per i neopatentati (patente da meno di 3 anni e comunque per chi ha meno di 21 anni) nel momento in cui si mettono alla guida.

Ma si dirà: quelli di via Roma non erano minorenni. Errore, erano minorenni, qualche anno fa, e magari già prima che glielo confermasse Salvetti bevevano già per il gusto di bere.

Lo stesso Apolloni suggerì a mezzo stampa all’assessore Raspanti di parlare con il Sindaco e correggere il tiro, ma anche Raspanti, probabilmente per gli stessi motivi, ha di fatto avvallato il messaggio di Salvetti.

Speriamo che almeno la vicesindaca Camici che ha la delega alle politiche giovanili provi, prima o poi, a palesarsi ed a comunicare qualcosa di diverso.

E poi c’è il rapporto tra Sindaco e Questore che, fin dall’inizio, ha raccontato di una città tenuta sotto controllo a colpi di dialogo.

Adesso il Questore, cintura nera di dialogo, prima annuncia la possibilità di emettere un provvedimento di chiusura temporanea di 3 locali (per i quali ipotizza un nesso causale fra la loro attività e i fatti accaduti in via Roma), poi ci ripensa prendendosi 5 giorni di tempo per la decisione definitiva, evidentemente per valutare le misure di sicurezza che verranno assunte dai locali stessi.

Bene che Massucci abbia deciso di riflettere meglio sulla situazione, perché le conseguenze di quanto accaduto non possono certo ricadere su tre esercenti che lavorano e sui loro dipendenti.

Per la zona di Via Cambini/Via Roma serve un protocollo di gestione della movida, come quello realizzato molte altre città.

Lo stiamo attendendo per il quartiere Venezia, ma questo potrebbe/dovrebbe valere anche per Via Cambini/Via Roma.

Il Questore pensi invece a chiudere di botto quegli esercizi commerciali che servono alcolici ai minorenni.

 

A fronte di tutti quei quindicenni che nel fine settimana “bevono per il gusto di bere”, è stato sanzionato qualche esercizio?

Certo il Covid sta precipitando una situazione preesistente, ma a nostro avviso, quando si arriva a questi livelli, occorre prima di tutto presidiare Via Roma perché adesso è lì che questi eventi accadono, punto.

Ci sono stati, in estate, episodi in Piazza Bartolommei, in autunno/inverno in Venezia, adesso in via Roma e così via.

Al di là delle analisi sociologiche, c’è anche il buon senso:

vanno tranquillizzati i residenti e bisogna almeno tentare di spostare la questione, come del resto è stato fatto in altri posti a Livorno.

Occorre avere il coraggio di dire e porre all’attenzione della cittadinanza che i giovani di Livorno – dati Espad (European School Survey Project on Alcohol and other Drugs) non la letterina di Salvetti  – usano più sostanze, incluso alcol, della media toscana ed italiana.

E solo chi ha interesse a raccontare che tutto va bene non lo dice.

Adesso c’è bisogno che il Questore faccia la Tachipirina in via Roma, dando segnali di presidio nell’immediato.

Sul lungo periodo noi da tempo sosteniamo che ci sia bisogno di rafforzare i fattori di protezione nel rapporto tra genitori, insegnanti e bambini attraverso percorsi da realizzare nelle scuole elementari e medie

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