Cronaca 16 Ottobre 2021

Movida, “la vita fa rumore, solo la morte è in silenzio”, Perini: “Umorismo inopportuno del Questore”

Perini: “dal Questore umorismo quanto meno inopportuno, aspettiamo le sue scuse”

 

Movida, "la vita fa rumore, solo la morte è in silenzio", Perini: "Umorismo inopportuno del Questore"

Movida, immagine di archivio

Livorno 16 ottobre 2021

Il Questore, per giustificare e far digerire ai cittadini la situazione totalmente fuori controllo nel quartiere Venezia, liquida il problema con una battuta decisamente infelice: «la vita fa rumore, solo la morte è in silenzio».

Dal Questore umorismo quanto meno inopportuno, aspettiamo le sue scuse.

Spero che il dottor Massucci sappia, anche a beneficio del ruolo che ricopre, che il comune rispetto delle regole è ciò che protegge l’unione di una comunità. In Venezia è possibile passare una serata di perfetta illegalità, da quando si arriva a quando si torna a casa. Si può tranquillamente arrivare parcheggiando irregolarmente, si può spacciare droga, si intonano cori, si urla e qualcuno arriva alle mani. Infine, si va via guidando sotto effetti di alcol o droghe. Si può anche dare da bere ai minorenni senza temere alcun controllo, si possono non rispettare gli orari di chiusura né i limiti alle immissioni acustiche.

Insomma, è bene capire che in Venezia c’è un problema di legalità. I residenti non chiedono una pace “cimiteriale”, ma semplicemente che il divertimento si accompagni al rispetto delle leggi e, quindi, al rispetto del prossimo. La vita spericolata «che se ne frega di tutto» può andare bene per la canzone di Vasco Rossi, ma non può trovare giustificazione nelle parole di un uomo di Legge.

Ma poi, quando si parla di vivi e di morti, a parte il cattivo gusto, non si pensa che i “vivi” sono proprio quelli che si svegliano la mattina per andare a lavorare?

È bene essere chiari affinché non arrivino messaggi sbagliati alla città: rispettare la legge non è sintomo di morte, ma di vita. Una società è viva e prospera dove vi è certezza del diritto. Altrimenti è la giungla.

Gli abitanti del quartiere non devono essere costretti a convivere con spaccio di droga, atti vandalici, e un elevatissimo inquinamento acustico fino al mattino. Nessuno deve chiedere loro di rinunciare ai propri giusti diritti.

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