Movida, tutti gli articoli del nuovo protocollo di intesa che vincolano pubblico e privato
Prevenzione e contrasto dei comportamenti antisociali nelle zone della movida livornese.
Livorno 22 giugno 2022
Sottoscritto al Palazzo del Governo un protocollo d’intesa tra Prefettura, Comune, Università di Pisa, ASL, Confcommercio e Confesercenti.
«L’arrivo della bella stagione e la cessazione delle restrizioni sanitarie, favoriranno, ancora di più, la giusta voglia di aggregazione e divertimento nei più giovani, che affolleranno le zone cittadine della movida.
Il diritto allo svago va tuttavia contemperato con altri interessi e diritti parimenti meritevoli di tutela, quali, principalmente, quelli alla quiete e al riposo notturno dei residenti e quelli dei gestori dei locali che evidenziano il diritto di lavorare senza turbamenti.
La collaborazione interistituzionale sancita nel protocollo che abbiamo appena firmato va in questa direzione, con la precipua finalità di
prevenire comportamenti devianti e favorire una cultura del rispetto reciproco per una movida sostenibile e all’insegna della correttezza e del sano divertimento».
Queste le parole del Prefetto Paolo D’Attilio dopo che questa mattina è stato sottoscritto in Prefettura il “Protocollo di intesa”
Presenti il Sindaco Luca Salvetti, il Magnifico Rettore dell’Università di Pisa Paolo Maria Mancarella; il Direttore Sanitario dell’Azienda Sanitaria USL Toscana Nord Ovest Luca Lavazza; la Presidente di Confesercenti Maristella Calgaro e il Direttore di Confcommercio Federico Pieragnoli.
Presenti anche i rappresentanti delle locali Forze di polizia.
L’accordo delinea impegni reciproci e strategie per garantire ai residenti ed agli utenti contesti più sicuri, responsabili ed eco-sostenibili promuovendo un modello di integrazione tra i soggetti in vario modo coinvolti nel fenomeno, promuovendo, contestualmente, iniziative mirate ad avvicinare i giovani per suggerire corretti stili di vita e un consapevole e sano divertimento nell’interesse sia della loro salute sia della comunità in cui vivono.
«Ringrazio tutti i firmatari – ha aggiunto D’Attilio – per l’impegno e la costanza nel perseguire questo risultato che vuole affrontare le criticità che spesso caratterizzano il divertimento notturno con un approccio di tipo collaborativo, facendo leva sul senso di responsabilità di tutti, con i ragazzi che saranno coinvolti in iniziative di sensibilizzazione ai corretti comportamenti anche nel consumo di alcol, con gli esercenti che collaboreranno a favorire i giusti atteggiamenti della clientela e a supportare le Forze dell’ordine all’ordinata gestione delle aree esterne immediatamente pertinenziali ai locali».
Soddisfatto per la sottoscrizione del Protocollo anche il Sindaco Salvetti:
«siamo arrivati alla firma del protocollo sulla movida fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale.
La finalità dell’atto è di delineare un modello di integrazione tra i vari soggetti in qualche modo interessati al fenomeno con pratiche concordate di contrasto e contenimento di comportamenti che possono danneggiare la quiete pubblica ed il decoro urbano.
L’obiettivo è l’attivazione di sinergie virtuose per la messa in campo di azioni innovative per garantire ai residenti ed agli utenti contesti più sicuri, responsabili ed eco-sostenibili, limitando i grandi assembramenti ed il rumore all’aperto e per sostenere la qualità del divertimento notturno giovanile, con l’intento di promuoverne un modello sano e rispettoso della città e dei suoi abitanti.
Il protocollo troverà applicazione nelle aree principalmente interessate dalla “movida”, che sono il quartiere della Venezia e l’area di via Cambini.
Ringrazio il Prefetto, il Questore e tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione».
Nell’accordo è prevista anche la costituzione di un Tavolo interistituzionale per verificare, con cadenza periodica, lo stato di attuazione degli impegni assunti e la relativa applicazione, tenendo anche conto delle analisi, delle valutazioni e dei suggerimenti che potranno essere forniti, a seguito degli incontri di uno specifico Gruppo di Lavoro, dall’Università degli Studi di Pisa.
ECCO COSA DEVONO FARE I GESTORI DI LOCALI E ATTIVITA’
GLI ARTICOLI CONTENUTI NEL PROTOCOLLO
Tutto ciò premesso e considerato, i firmatari del presente protocollo si
impegnano, per le rispettive competenze, a sviluppare le azioni di seguito elencate:
Art. 1 Finalità
Il presente Protocollo è stipulato al fine di attivare sinergie virtuose per la messa in campo di azioni innovative per garantire ai residenti ed agli utenti contesti più sicuri, responsabili ed eco-sostenibili e per sostenere la qualità del divertimento notturno giovanile, con l’obiettivo di promuoverne un modello sano e rispettoso della città e dei suoi abitanti.
La finalità perseguita attraverso il presente protocollo è quello di delineare un modello di integrazione tra i vari soggetti in qualche modo interessati al fenomeno, fermi restando gli specifici compiti e le attribuzioni di ciascuno, ponendo in essere pratiche concordate di contrasto e contenimento di comportamenti pregiudizievoli per la quiete pubblica ed il decoro urbano per migliorare le condizioni di vivibilità, nonché la coesione civile e sociale
cittadina, promuovendo, contestualmente, iniziative mirate ad avvicinare i giovani per suggerire corretti stili di vita e un consapevole e sano divertimento nell’interesse sia della loro salute sia della comunità in cui vivono.
Art. 2
Ambito di operatività del Protocollo
Il presente Protocollo si applica alle zone di intervento interessate dal fenomeno della Cosiddetta movida, ove talvolta si assiste a situazioni di grave pregiudizio del decoro urbano e della vivibilità urbana, rilevate durante le attività di controllo da parte delle forze di polizia ed emerse dagli incontri tenuti presso la Prefettura.
Per consentire di graduare gli interventi e di enucleare con precisione gli ambiti rispetto ai quali intensificare le iniziative di controllo e presidio del territorio verranno individuate, in apposite planimetrie/mappe, le specifiche vie maggiormente interessate da situazioni critiche e da maggiore concentrazione di avventori, anche sulla base delle relazioni e dei
dati a disposizione del Comando della Polizia Municipale di Livorno in modo tale da definire una vera e propria “area di svolgimento dell’evento”.
Art. 3
Regolamento d’uso
Allo scopo di consentire al personale addetto ai controlli di operare con tempestività ed efficacia è definito, per ciascuna “area di svolgimento dell’evento” – prevista dal precedente art. 2 – un apposito “regolamento d’uso” da sottoporre all’approvazione di tutti i soggetti firmatari del presente Protocollo.
Art. 4
Impegni del Comune di Livorno
Il Comune di Livorno, oltre ad assicurare la prosecuzione dei progetti già in atto, si impegna, nei limiti delle compatibilità finanziarie e di bilancio, a:
• attivare e sviluppare progetti e iniziative di informazione e sensibilizzazione
volte ad aumentare la consapevolezza dei giovani sulle conseguenze negative
derivanti dal consumo di alcool e a sostenere le capacità della comunità locale, nelle sue varie articolazioni, di comprendere in modo più approfondito il fenomeno del consumo di alcol e stupefacenti e di intervenire in questo ambito in maniera più incisiva per modificare le abitudini e i comportamenti rischiosi dei giovani soprattutto nei contesti di aggregazione;
• sostenere le attività dei ‘giovani per i giovani’ sia sviluppando i progetti già
avviati in materia sia attivando il supporto di mediatori e operatori di strada
appositamente formati che possano intervenire nei luoghi e nei momenti di
aggregazione dei ragazzi per contenere e riorientare i loro comportamenti in un senso maggiormente consapevole, responsabile e corretto e per migliorare il livello di sensibilizzazione dei giovani anche sul tema dell’inquinamento acustico e del rispetto della quiete pubblica;
• intensificare le attività e i servizi di vigilanza, controllo e prevenzione di sua
competenza nelle stesse zone anche con riguardo alla repressione della vendita abusiva di alcolici;
• provvedere ad una maggiore sorveglianza finalizzata ad evitare fenomeni di
‘sosta selvaggia’;
• individuare spazi esterni all’area oggetto del presente Protocollo da destinare a parcheggi scambiatori in cui sia possibile fruire di servizi di navetta da/verso i luoghi e punti di attrazione notturni in accordo con gli indirizzi e le strategie del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile;
• installare, soprattutto nei giorni e orari di maggiore afflusso, eco point per la
raccolta del vetro e della plastica e per la raccolta differenziata in modo da
consentire agli avventori e frequentatori delle zone oggetto del presente
Protocollo di conferire correttamente bicchieri, bottiglie e altri materiali di
consumo e ridurre l’abbandono dei rifiuti nelle aree pubbliche;
• garantire una tempestiva pulizia delle vie e strade oggetto del presente
Protocollo soggette a maggior afflusso di pubblico per evitare e prevenire
fenomeni di degrado anche eventualmente anticipando, nel fine settimana, gli orari dello spazzamento meccanico in modo che tali operazioni avvengano dopo l”orario di chiusura dei locali e rafforzando il servizio già previsto nelle prime ore del mattino;
• promuovere progetti che premino e incentivino il riutilizzo di bicchieri e
contenitori in materiale non monodose che possano essere utilizzati dagli
avventori su cauzione e, dopo l’uso, ritirati e correttamente trattati dagli
esercenti;
• provvedere, compatibilmente con le risorse disponibili, al posizionamento di bagni chimici in prossimità delle zone sopra indicate e al miglioramento della segnaletica relativa ai bagni pubblici già presenti in via del Porticciolo, in modo da ridurre fenomeni di degrado delle aree;
• promuovere interventi di prossimità, attraverso il coinvolgimento di
associazioni ed enti del terzo settore, per una migliore fruizione degli spazi
pubblici e per sollecitare ed accrescere il senso civico della cittadinanza
finalizzato al rispetto delle regole di convivenza civile ed alla riduzione del
rischio di assembramenti e bivacchi;
• sostenere, nelle zone della movida caratterizzate da maggior concentrazione, i progetti proposti dalle Associazioni del terzo settore e/o di categoria rappresentative degli esercenti della zona, per favorire la gestione ordinata delle aree dei plateatici e/o delle aree esterne immediatamente pertinenziali ai locali e favorire sinergie virtuose con la Polizia Locale e le Forze dell’Ordine in caso di necessità;
• realizzare e coordinare, con gli esercenti, le Associazioni di categoria ed ATS
e/o singolarmente, una continuata attività di comunicazione, con cartelli e ogni altro strumento disponibile, al fine di prevenire comportamenti a rischio e preservare all’interno dei contesti riferibili alla cosiddetta movida un clima di sano divertimento;
• promuovere l’attivazione di convenzioni e/o accordi con le Associazioni di
volontariato per la realizzazione di servizi di prossimità e attività di
monitoraggio e sensibilizzazione nelle aree della movida da attivare
orientativamente, negli orari di maggiore afflusso;
• favorire il confronto con i residenti e lo sviluppo delle loro capacità propositive in modo da migliorare il raccordo con l’Amministrazione Comunale anche attraverso gli organismi di partecipazione decentrata previsti dai documenti programmatici dell’Ente.
Art. 5
Impegni delle Associazioni di categoria
Le Associazioni di categoria Confcommercio – Imprese per l’Italia – Provincia di Livorno e Confesercenti Provincia di Livorno, assicurano lo svolgimento delle attività dI comunicazione, di promozione dei pubblici esercizi “virtuosi” e della diffusione della cultura del divertimento responsabile, attraverso attività di formazione e sensibilizzazione degli operatori nell’ambito di un processo virtuoso che mira alla valorizzazione dei locali che adottano alcune buone prassi volte a favorire un loisir sicuro, sano e di qualità.
In particolare si impegnano a:
• sensibilizzare, informare e sollecitare la collaborazione dei gestori dei locali in merito agli obiettivi del presente protocollo d’intesa;
• fornire supporto alle Associazioni e promuovere presso i titolari di Pubblici Esercizi delle zone di movida l’utilizzo di personale specializzato formato, ai sensi del D.M. 6 ottobre 2009 ed iscritto negli elenchi prefettizi confluenti nel
Database nazionale degli operatori della sicurezza privata, per favorire la gestione ordinata delle aree dei plateatici e/o delle aree esterne immediatamente pertinenziali ai locali e favorire sinergie virtuose con la Polizia Locale e le Forze dell’Ordine in caso di necessità;
• favorire e sostenere all’interno dei locali gestiti da loro associati, campagne informative e di sensibilizzazione rivolte alla clientela, soprattutto giovanile, organizzate d’intesa con l’Amministrazione comunale ed ATS, contro ogni forma di violenza e per la prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti e psicotrope e dell’abuso di alcolici nonché ogni altra iniziativa volta ad orientare i giovani verso forme di divertimento e stili di comportamento sani;
• supportare i propri associati alla realizzazione e diffusione, in collaborazione con l’amministrazione comunale, di materiale informativo per sensibilizzare gli avventori ad un corretto e civile comportamento nei confronti degli spazi e delle persone che abitano la città;
• favorire l’attivazione, da parte degli esercenti, di un servizio di tempestiva e costante raccolta dei vuoti e dei rifiuti nelle aree di competenza del pubblico esercizio, sensibilizzando i gestori all’opportunità di porre attenzione nelle ore notturne anche alle zone ad esse immediatamente adiacenti, attraverso interlocuzioni con AAMPS se necessarie.
Art. 6
Impegni dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest
L’Azienda Usl Toscana Nord Ovest con riferimento ai rischi correlati all’uso e abuso di sostanze psicotrope legali e illegali, si impegna a collaborare attraverso interventi di sensibilizzazione/prevenzione sanitaria e azioni di riduzione del danno.
Si rende, altresì, disponibile a fornire il proprio contributo durante i momenti informativi e/o formativi rivolti ai gestori/operatori di pubblici esercizi che operano nell’ambito della “movida” cittadina.
Art. 7
Impegni dell’Università di Pisa
L’Università di Pisa si impegna a collaborare e fornire il proprio contributo scientifico, anche mediante specifiche attività di ricerca e d’intervento formativo d’intesa con la Prefettura:
a) per la costituzione di un “Osservatorio sui giovani”;
b) per il monitoraggio del presente protocollo anche attraverso l’istituzione di
uno specifico Gruppo di lavoro con la partecipazione di un referente
operativo per ciascun Ente coinvolto;
c) per presidiare la fase di lavoro comune e contribuire alla concreta messa in
atto di azioni, a livello educativo, sanitario e sociale, che possano risultare
funzionali alla costruzione di una governance notturna migliore di quella
attuale.
Art. 8
Impegni della Prefettura – Cabina di regia
La Prefettura di Livorno si impegna ad assicurare il supporto delle Forze dell’Ordine per servizi dedicati nelle zone individuate dal presente Protocollo, secondo l’orientamento disposto in sede di Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica.
La Prefettura di Livorno si impegna, altresì, a coordinare il Tavolo interistituzionale all’uopo istituito per la realizzazione del presente Protocollo e a verificare, con una riunione almeno quadrimestrale, lo stato di attuazione degli impegni assunti e la relativa applicazione.
Nelle riunioni si terrà conto delle analisi, delle valutazioni e dei suggerimenti che potranno essere forniti, a seguito degli incontri del Gruppo di Lavoro, dall’Università degli Studi di Pisa.
Art. 9
Coordinamento tecnico operativo
Nel quadro degli indirizzi delineati dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, le attività di ordine pubblico saranno disposte dalla Questura di Livorno, nell’ambito della propria competenza, con specifiche ordinanze ai sensi dell’art. 37 del d.P.R. 28 ottobre 1985, n. 782, disciplinando le modalità di coinvolgimento del sistema di sicurezza sussidiario.
Art. 10
Adesione
È possibile, per gli enti che lo desiderano, sentiti i firmatari del presente protocollo, fare richiesta di adesione al presente protocollo e al Gruppo di lavoro.
Art. 11
Durata
Il presente Protocollo d’intesa ha validità di un anno, a decorrere dalla data di
sottoscrizione e potrà essere modificato, al fine di un migliore conseguimento degli obiettivi.
Le parti potranno incontrarsi, anche su richiesta della Prefettura, almeno un mese prima della scadenza per concordare un’ipotesi di rinnovo di un ulteriore anno ovvero effettuare una comunicazione scritta a tal fine.