Mozioni salario minimo e affitti brevi, USB: si intervenga concretamente con i fatti
Livorno, 26 settembre 2024 – Mozioni salario minimo e affitti brevi, USB: si intervenga concretamente con i fatti
Durante il Consiglio Comunale di domani, venerdì 27 settembre, saranno in discussione due importanti mozioni. La prima, presentata dalla Consigliera Aurora Trotta di Potere al Popolo riguardo all’applicazione del salario minimo negli appalti Comunali. La seconda presentata dalla Consigliera di Alleanza Verdi e Sinistra Denise Bertozzi sull’annoso tema degli affitti brevi e le conseguenze nefaste prodotte da questo “nuovo” modello.
Come USB e Asia, da sempre schierati ed impegnati in prima linea su questi fronti, interveniamo sui temi oggetti della discussione nella speranza di stimolare il dibattito politico ma soprattutto nell’ottica di proseguire e implementare la mobilitazione e la conflittualità sindacale e sociale nella nostra città. Convinti come sempre, che debbano essere i lavoratori stessi a pensare al proprio futuro e organizzarsi di conseguenza.
Quando fu approvata la prima mozione sull’istituzione del salario minimo negli appalti comunali giudicammo tale votazione come un fatto in sé positivo ma consapevoli che tale impegno fosse, in quel momento solo simbolico.
Nonostante ciò, decine di lavoratori operanti in appalti pubblici molti dei quali già iscritti a USB e impegnati in vertenze sindacali, ci chiesero di intervenire affinché la mozione avesse poi una reale applicazione.
Così abbiamo fatto in questi mesi, durante le varie trattative sindacali, e così continuiamo a fare anche adesso. Sono ancora tanti, troppi, i settori in cui l’applicazione del salario minimo almeno a 9 euro l’ora (ma la nostra organizzazione, a livello nazionale, chiede adeguamenti a 10 euro netti con agganciamento all’inflazione reale) è ancora un miraggio.
Parliamo di tutte quegli appalti in cui vengono applicati contratti nazionali pirata” firmati da CGIL, CISL e UIL come il multiservizi, il portierato o la vigilanza privata. Fermo restando che la nostra battaglia sindacale è prima di tutto rivolta alle internalizzazioni dei servizi pubblici dati in appalto, tra l’altro con importanti passi avanti in questo senso negli ultimi anni, dalle parole si deve passare ai fatti.
Tutti i nuovi bandi dovranno vedere applicata concretamente questa mozione per tutti i lavoratori e le lavoratrici, compresi quelli negli appalti delle aziende partecipate pubbliche (come ad esempio i lavoratori ATI che raccolgono i rifiuti ingombranti per AAMPS) o coloro che lavorano in appalto secondo bandi regionali (come le lavoratrici COLSER che fanno il portierato per gli enti pubblici dal Comune all’Arpat).
Per quanto riguarda il tema degli affitti brevi, per Livorno è una problematica relativamente recente ma che sta già producendo effetti devastanti prima di tutto sul mercato degli affitti a lungo termine.
Non è più possibile reperire un alloggio in affitto a prezzi accessibili neanche per chi ha un contratto a tempo indeterminato con un reddito medio/alto. Il mercato privato è completamente saturo. Per non parlare degli effetti speculativi e il rischio di spopolamento dei quartieri storici della nostra città. In altre città di Italia e d’Europa questi argomenti sono già all’ordine del giorno e il dibattito è molto più sviluppato di quanto non sia qui nella nostra città.
Esistono degli interventi e correttivi possibili che vanno messi in campo con estrema urgenza. Invitiamo quindi la Giunta Comunale a smettere di “pavoneggiarsi” rispetto alle politiche sul turismo e sul commercio e pensare seriamente alle conseguenze materiali che i propri cittadini subiranno senza che sia posto un freno nel breve termine. Per non parlare del mercato del lavoro che questi settori producono. Lavoro nero, grigio e sfruttamento. Ricchezza nelle mani di pochi (imprenditori, palazzinari, ristoratori) e miseria per tutti gli altri.