Livorno 24 dicembre 2019 – Il cordoglio delle federazioni di Livorno del PCI e del PRC sulla scomparsa del compagno Luciano Traversi: “E’ con triste rammarico, in questi giorni lieti, che siamo costretti a comunicarvi che stanotte all’età di 93 anni è venuto a mancare il compagno Luciano Traversi della Federazione del Partito Comunista Italiano di Livorno.
Da sempre comunista, operaio dei cantieri navali Orlando della quale sezione del PCI diventò segretario, negli anni 50 fu mandato dallo stesso partito a studiare nell’allora Unione Sovietica.
Funzionario del PCI per molti anni, ha ricoperto diverse cariche all’interno del partito, è stato responsabile alla cultura in un partito che annoverava tra le sue fila un’intellettuale come Badaloni, ed ha anche ricoperto la carica di responsabile al lavoro; sempre nello stesso partito ha fatto parte del comitato federale e di quello cittadino, prima di diventare segretario della sezione porto, richiesto in quella funzione da Italo Piccini.
Si è battuto contro lo scioglimento del Partito Comunista Italiano, diventando dopo la Bolognina di Occhetto, uno dei fondatori a Livorno del Partito della Rifondazione Comunista, insieme ad Edda Fagni, Baglini, Vanni ed altri.
Di quel partito è stato per venticinque anni, fino alla sua uscita, una voce autorevole e un punto di riferimento per le giovani generazioni che si formarono come dirigenti e militanti, anche attraverso i suoi consigli e la sua esperienza, contribuendo insieme a quei compagni a tramandare la cultura marxista leninista in una fase storica di ripiegamento di quelle idee.
Nel 2016 non più in accordo con la linea nazionale del PRC, aderisce all’associazione “ricostruire il Partito Comunista”, che nel 2016 darà vita a San Lazzero di Savena, a poca distanza dalla Bolognina, al rinato Partito Comunista Italiano, del quale sarà membro del comitato federale Livornese, e del comitato regionale, e contribuirà in modo significativo al buon risultato che il PCI ha ottenuto nelle scorse amministrative.
Luciano Traversi rimane una figura dal percorso politico denso e significativo. Disinteresse personale e coerenza dell’impegno hanno caratterizzato in via permanente la sua esistenza. I compagni e chi lo ha conosciuto in questo arco di tempo, hanno saputo apprezzarne l’intelligenza politica, la sua profonda cultura, ed il suo altruismo.
Quello che ci lascia come insegnamento, e la sua tenacia, la sua ferrea volontà nel credere anche davanti alla sconfitta, che ha gettato gran parte dei comunisti di tutto il mondo nello sconforto e in molti casi gli ha indotti alla resa, che quella cultura quell’ideologia fossero ancora la sola alternativa che il pianeta ha davanti alla barbarie capitalista, davanti ad un mondo, per dirla come Luciano, che non e in grado di risolvere i problemi più basilari della vita umana, che i comunisti anche in questi tempi difficili devono lottare, anche solo per tenere accesa quella fiammella, quella speranza che è il socialismo, tramandandola alle nuove generazioni che formandosi all’interno del soggetto rivoluzionario, saranno le nuove classi dirigenti e militanti, che contribuiranno a costruire nuova speranza.
Con questa sua tensione morale, con questo suo altruismo nel dare incondizionatamente, con questo amore che aveva per il mondo e per la vita, lo vogliono ricordare i compagni del Partito della Rifondazione Comunista e del Partito Comunista Italiano: che la terra ti sia lieve Luciano, per noi il tuo ricordo sarà una dolce speranza.